Nocentini e Grossi ad Agorà su Rai3: “I produttori di latte sono in ginocchio”.
MUGELLO – Tra le conseguenze economiche della Guerra tra Russia ed Ucraina e le conseguenti sanzioni, anche gli allevatori mugellani, toscani ed italiani, stanno subendo dei grossi rincari che li portano a non poter più sostenere il costo dell’attività. Ma il problema non è nato con il conflitto, come spiegano il presidente dell’Associazione Italiana Allevatori Roberto Nocentini e l’allevatore Simone Grossi, intervistati da Rebecca Vespa Berglund per la trasmissione “Agorà”, andata in onda questa mattina su Rai3.
“I produttori di latte – spiega Grossi – sono in crisi perché produrre latte costa più di quanto poi ci si ricavi. Da settembre c’è stato un innalzamento tutti i prezzi e l’allevamento da latte è l’attività che sta soffrendo più di tutte perché ha bisogno di tantissima energia: per il benessere animale, per la mungitura, che dev’essere fatta tutti i giorni, per acquistare il gasolio per la produzione dei foraggi e per la preparazione delle razioni per gli animali. Quest’ultimo ha avuto un incredibile aumento, prima lo pagavamo tra i 78 e gli 80 centesimi, adesso è aumentato fino ad 1.5 €. L’energia elettrica, che fino a settembre pagavamo, con il contributo dei pannelli solari, 1.700€ al mese, adesso lo paghiamo 4.200€. Il prezzo del latte è 47 centesimi al litro con un prezzo di produzione di 61 centesimi al litro. Sono troppi mesi che soffriamo, è necessario un intervento forte a livello nazionale perché, in caso contrario, saremmo costretti a chiudere facendo soffrire sia le famiglie, che da generazioni lavorano con noi, ma anche il territorio e la sua cura, in un disastroso effetto domino”.
“In Toscana – ha spiegato Nocentini – sono rimaste 200 stalle, una su quattro negli ultimi due anni ha chiuso. Noi producevamo intorno ai 80 mila tonnellate di latte, ora solo 60 mila. La situazione è drammatica perché non riusciamo a coprire neanche la metà del fabbisogno regionale. Basti pensare che una tazzina di latte, acquistata al bar, costa 1.50€, il triplo rispetto a quanto viene pagato un litro di latte al produttore. In pratica, per acquistare un po’ di latte noi allevatori dobbiamo venderne tre litri. Ma la guerra è solo un aggravante di una situazione che va avanti da oltre un anno, non solo in Toscana ma in tutto il Paese”.
Irene De Vito
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 3 Giugno 2022