“Non nel mio giardino”
MUGELLO – Insomma, alla fine, Alfredo Lowenstein sembra avercela fatta dopo anni di tentativi e altrettanti di dinieghi della regione Toscana, di associazioni di genere ambientalista e proteste dell’appositamente costituitosi Comitato degli abitanti di Poggio Fortuna.
I particolari della vicenda ed il progetto sono noti e non mi ci soffermerò per prenderne invece in esame i lati più strettamente sociologici (perdonatemi il parolone) o psicologici. Una cosa è da sempre balzata agli occhi ad un osservatore distaccato.
Ed è la avversione, il malanimo e la antipatia di istituzioni e privati cittadini verso il progetto.
Sembra quasi che si dica :” Chi è questo riccone americano che, forte del suo denaro, entra come un pachiderma tra i fragili cristalli della nostra storia, cultura e architettura rinascimentali? Non penserà di trattare la spianata di Cafaggiolo con il castello omonimo, densi di ricordi medicei, come una polverosa distesa di deserto da riempire, tra bulldozer e cemento, di centri commerciali e stazioni di servizio?
Ebbene noi glielo impediremo. O almeno gli metteremo a oltranza i bastoni tra le ruote finche’ si scoraggerà, si stancherà di rimbalzare all’infinito sul muro di gomma della burocrazia e politica italiane e alla fine getterà la spugna. “
E invece Alfredo Lowenstein, dimostrando una pazienza, una tenacia, una pervicacia ed una resilienza degne non certo del rozzo cowboy arricchito come veniva dipinto, ha tenuto duro ed alla fine ha prevalso.
Complice forse il vento politico che in Toscana, anche se non ancora ufficialmente, sta cambiando ma soprattutto per merito della sua determinazione ferrea.
Una determinazione da innamorato che non si arrende fino a che la sua dama non abbia capitolato.
Perché Alfredo Lowenstein è sì un ricco uomo d’affari che nel suo gigantesco progetto ha fiutato guadagni stellari, ma è anche un imprenditore illuminato, un uomo di cultura ed un visionario sognatore che ha portato nelle vischiose ed infide paludi della economia italiana la visione tipicamente americana del” Se ci credi, se ci credi fino in fondo lo puoi realizzare”.
E infine Alfredo Lowenstein è, vivaddio, un uomo innamorato della Toscana che ha deciso di investire una parte del suo patrimonio nel restauro, riqualificazione e, sì, anche parziale trasformazione di un’area di interesse storico mondiale.
Ce ne fossero di uomini così in Italia!
A me, così all’impronta, ne vengono in mente solo due: Brunello Cucinelli e Diego Della Valle.
E poi, io dico, qual’era l’alternativa al tanto paventato presunto stravolgimento dell’area di Cafaggiolo? L’alternativa era quello che abbiamo visto negli ultimi decenni: abbandono, degrado e inarrestabile rovina.
L’ultimo capitolo di questa miserevole storia, molto italiana, di disinteresse per il nostro patrimonio storico e culturale, è stato il furto di 600 metri di grondaie in rame da parte dei soliti noti.
Ebbene io sono sicuro che tutto questo non accadrà mai più.
Voglio infine, per i suoi particolari natura e atteggiamento ,spendere qualche parola sul già citato Comitato degli Abitanti di Poggio Fortuna che tanto si è battuto per osteggiare il progetto,mi sembra soprattutto nella parte che prevede l’apertura della nuova strada che passerà al di là del Monte Beccai (questo è, se non sbaglio, il vero toponimo della altura).
Il Comitato si è fatto portavoce di quella che è a tutti gli effetti una piccola enclave, costituita da persone appartenenti alla medio-alta borghesia, professionisti, medici ecc., che ritengono, forse a ragione, di abitare in una zona esclusiva e temono che i lavori che vi saranno tolgano tutta o parte di questa esclusività.
Queste persone risiedono in unità immobiliari di varia natura, dalla villa, alla villetta fino ad arrivare, per chi non ha potuto permettersi altro ma non ha voluto rinunciare allo status symbol della location, agli appartamenti.
Costoro hanno combattuto, sicuramente insieme ad altre associazioni (cito a memoria Italia Nostra), ma distinguendosi da chiunque altro per una accentuata e fastidiosa spocchia,contro il magnate americano. Ebbene io voglio chiedere a tutti costoro, e da qui il titolo di questo articolo: hanno mai preso un treno ad alta velocità per raggiungere velocemente e comodamente Roma o Milano?
Sicuramente sì.
E allora si sono mai chiesti vicino a quante case, ville o giardini scorra la tratta ferroviaria?
Tutti appartenenti a persone che, obtorto collo o di buon grado, ma sicuramente risarciti, hanno sacrificato tutto o parte del decoro e valore commerciale della loro abitazione in nome di un interesse più generale.
Ma siamo sempre lì.
Va bene tutto ma non nel mio giardino.
Daniele Baldoni
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 10 Febbraio 2023
Caro Baldoni Non NEL MIO GIARDINO DOVREBBE ESSERE FORSE PER UN OPERA STRATEGICA E DI INTERESSE PUBBLICO e anch io la penso come te.Ma questo caso pur ritenendo l imprenditore ILLUMINATo.Di interesse pubblico ne vedo poco,La Strada poteva passare in fondo al campo tra fime sieve e castello in MANIERA CHE IL BENE PUBBLICO fosse VISTO DA TUTTI.CHE LA NUOVA STRADA NON COSTI NULLA ALLA COLLETTIVITA SPERIAMO. marco.b
Erano tutti talmente contrari che la Regione ha stanziato 7 milioni di euro per lo spostamento della strada e i comuni hanno modificato i piani urbanistici in tempi rapidi. Paragonare Lowenstein con Cucinelli mi sembra una bella forzatura.
Caro Daniele, spero tu abbia guadagnato qualcosina con questo articolo che anche un sociologo di terza elementare avrebbe potuto scrivere. La tua “analisi” è pari a quella domanda di che colore fosse il cavallo bianco di Napoleone. Pura tautologia è dire troppo, meglio pure nulla. Gli USA sono imperialisti sia nella forma dello Stato che nei comportamenti dei singoli. E quando vengono da noi, certamente con la nostra ignavia e complicità, lo fanno solo per rimpinguare le loro losche tasche capitaliste.
Tante persone protestano quando si fa qualcosa ma tacciono quando non si fa nulla.
Complimenti per l’articolo.
Io ci vedo solo una cosa in questa vicenda: che almeno questo signore ricchissimo e questo fa invidia, acquistando la tenuta e il castello ha evitato la sua completa rovina. Purtroppo il danno era stato fatto prima Cafaggiolo è ed era un bene privato che stona moltissimo con immobile patrimonio unesco, qui i nostri politici dovevano intervenire, ma forse alla luce dei fatti meglio che rimanga un bene privato… Non penso che i signori che abitano a Poggio Fortuna avesseto fatto di meglio a parte prolungare all’infinito i lavori… Perche suamo e resteremo delle persone miopi e misogine dive conta solo il nostro giardino.
Forza Lowestein io ho scritto < Il triangolo d'oro del Mugello e condivido quanto fai , ma come si diceva una volta < NON TI CURAR DI LORO ma guarda e vai avanti .
Lorenzone Della Gratella .
Purtroppo quando hai soldi a palate puoi comprare tutto e ottieni tutti i permessi alla faccia di tutti i cittadini e paesani che hanno capito che quel simbolo..il Castello di Cafaggiolo non è stato ristrutturato per farne cogliere la bellezza in chi passa di lì, ma per il suo guadagno e la bellezza di pochi Ricconi Illuminati come lui,che potranno goderne il.piacere pagando fior di quattrini per soggiornare…E voi paesani che sembrate così felici di vedere Il Castello ristrutturato guardatelo bene oggi,perché domani sarà un ricordo da cartolina che vedrete solo se ci volermene sopra con l’elicottero…E menomale che era un bene protetto dall’UNESCO!!! Ma con i soldi si compra ,si fa stare zitti,si fa fare ciò che si vuole…Purtroppo mi duole il cuore a pensare che questo bellissimo patrimonio artistico medievale non sarà più così e quello che fa più male sono le amministrazioni pubbliche Toscane che se lo sono fatto soffiare via perché preferivano farlo cadere invece che inventarsi qualcosa per attirare turisti,ma alla portata di tutti!!
Si trovano a San Piero a Sieve,Castello del Trebbio e Fortezza Medicea, due importanti opere delle quale non possiamo altro che esserne orgogliosi.
Però mi sento di dover dire
” ..meno male che sono di proprietà privata!!”
Mi domando, come può un Comune del nostro territorio acquistare dei manieri come questi? Dove si trovano i soldi, non tanto per l’acquisto , ma sopratutto per la loro manutenzione.
Cafaggiolo sarà un resort d’élite, faccia pure.
Starà a noi che siamo nati e che viviamo nel nostro Mugello presentare al turismo la nostra terra, la nostra cultura, le nostre tradizioni,le nostre bellezze e la nostra ospitalità. Se crediamo in questo e ci diamo daffare non sarà un castello che ci farà perdenti.
Forza Alfredo come sempre e in toscana in particolare c’è sempre il bastian contrario . Fai alla svelta ciò che vuoi fare . Quando i Mugellani capiranno l’importanza dei tuoi progetti e si ritroveranno a vivere in un territorio a forte vocazione turistica , Ti faranno il monumento .