Nuovo coordinatore per le ProLoco del Mugello: è Alessio Capecchi, di Borgo San Lorenzo
MUGELLO – Cambio della guardia, nel coordinamento delle Pro Loco mugellane. Lascia Sandro Corona, che è candidato sindaco a Vaglia, e i rappresentanti delle Pro Loco del Mugello hanno scelto come loro nuovo coordinatore Alessio Capecchi, presidente della ProLoco di Borgo San Lorenzo.
A caldo, gli abbiamo rivolto alcune domande.
Che sentimenti provi per questa nomina? Quali le motivazioni di questa scelta? All’interno dell’Unione delle Pro Loco del Mugello si rendeva necessario un “cambio della guardia” in quanto il Coordinatore uscente, Sandro Corona, è attualmente impegnato nella campagna elettorale per le amministrative di Vaglia. Molto correttamente è stato lui stesso a rimettere il mandato. Sicuramente quello di coordinatore è un ruolo importante per cui non posso che essere orgoglioso del riconoscimento che non è solo mio personale ma di tutta la Pro Loco di Borgo San Lorenzo. Ringrazio Sandro per il lavoro svolto in questi anni e ringrazio i miei colleghi per la fiducia.
Come “stanno” le ProLoco mugellane? Mi verrebbe da dire che “la mosca tira il calcio che può”. Tante idee, tante iniziative in tutte le Pro Loco, o almeno in quelle veramente attive, ma bisogna fare i conti con le risorse economiche a disposizione (poche) e con le forze disponibili (poche anche queste). Sensibilizzare la comunità mugellana, in particolare i giovani, al valore del volontariato e al far qualcosa di utile e di bello per il posto in cui viviamo sarà sicuramente uno dei primi passi da fare per rianimare l’Unione e le singole ProLoco
Come coordinatore quali sono i tuoi obiettivi principali, l’impulso che intendi dare? Vorrei riuscire in un’impresa che a tutt’oggi sembra veramente ardua e difficile: riuscire a coordinarsi per arrivare ad un calendario degli eventi mugellani, condiviso e senza brutte e antipatiche sovrapposizioni. Non sarà semplice ma, con l’aiuto di tutte le Pro Loco, vorrei provarci.
Avete in programma iniziative comuni, e comunque in che modo pensi di rafforzare la collaborazione tra le varie ProLoco? Iniziative comuni erano già in essere anche negli scorsi anni. Penso alla festa delle Pro Loco che meriterebbe essere ripresa, così come meriterebbe dare continuità alla Guida agli eventi del Mugello che si è rivelata essere un ottimo strumento di promozione per turisti e non solo. Insieme abbiamo dato vita ad una pubblicazione a carattere culturale in occasione dei festeggiamenti per Giotto e magari potremmo dare un seguito a questo filone di attività dando vita a nuove pubblicazioni sul Mugello.
In base alla tua esperienza, in Mugello ci sono ancora molti campanili? E’ sempre difficile la collaborazione intercomunale? Il campanile esiste e resiste. L’esperienza di questi cinque anni in Pro Loco ci insegna che davvero noi mugellani ce lo abbiamo nel Dna. Per fortuna però siamo anche un popolo dal grande cuore e dalla grande passione, che sono poi il motore e la benzina per far le cose e muovere le idee. Con un po’ di buona volontà e collaborazione son sicuro riusciremo a superare anche gli ultimi campanili rimasti. Il fatto che esista un’Unione delle Pro Loco e che ci sia la volontà di farla crescere e consolidare è un segnale molto positivo che ha sicuramente migliorato la collaborazione intercomunale.
Come giudichi l’attuale rapporto tra enti locali mugellani e ProLoco? Non posso parlare per gli altri, ma per quanto ci riguarda attualmente i rapporti con gli enti locali, in particolare con il Comune di Borgo, sono ottimi. In questi anni si è instaurato un rapporto di collaborazione importante con l’unico scopo di raggiungere concretamente e nei fatti il nostro principale fine associativo: promuovere Borgo. Il che vuol dire proporre, confrontarsi ma anche discutere, apertamente e in piena libertà ed autonomia.
La Pro Loco di Firenzuola ha partecipato assieme a Vaglia, Barberino di M. llo, Luco e San Piero alla designazione di Capecchi come nuovo coordinatore condivide le dichiarazioni del neoelletto. Soprattutto la necessità di motivare i cittadini e sopratutto i giovani a mettersi in gioco nel nostro volontariato verso rispettive comunità e territori, sempre più marginalizzati nei processi di sviluppo produttivo ed economico concentrati sui centri a più alta densità abitativa. Il superamento dei “campanilismi” appare un tema complesso di valori e di ostacoli che va gestito in un ambito di condivisione protesa ad obbiettivi di area prima che di paese. Comunque auguriamo all’amico Alessio buon lavoro, cercando di non fargli mancare la nostra collaborazione. Franco Poli