“Nutrire il pianeta”, la collaborazione tra Slow Food e Comune di Borgo San Lorenzo
Lo scorso 23 giugno c’è stato in Borgo San Lorenzo l’incontro “Nutrire il pianeta” (articolo qui, ndr), un’iniziativa organizzata da Slow Food Toscana con il patrocinio del Comune Borghigiano.
Abbiamo intervista Enrico Paoli, Vicesindaco e Assessore al Agricoltura e Attività Produttive.
Perché questa iniziativa? Perché a Borgo San Lorenzo da troppo tempo mancava la presenza di Slow Food e questo era un vero peccato. L’occasione si è concretizzata con la preparazione della FAM quando ho avuto modo di contattare Slow Food. Nel corso dell’incontro avuto coi responsabili Giuseppina Tocchi e Michelangelo Longo, è emersa forte da parfte loro la volontà di far tornare a vivere il presidio e mi son trovato subito d’accordo. Abbiamo quindi iniziato a lavorare per favorire due iniziative pubbliche – una cena e successivamente un incontro – per far sapere ai nostri cittadini che Slow food è tornato sul nostro territorio.
Cosa è emerso di rilevante da quell’incontro? E’ stato un incontro molto proficuo, sia per quanto riguarda la partecipazione, sia per il livello del dibattito che è scaturito nel corso della serata. Erano presenti tanti cittadini, imprenditori e anche i rappresentanti delle associazioni di categoria del mondo agricolo e del commercio, interessati all’ argomento. Nel corso dell’incontro ci siamo confrontati sulla sostenibilità del nostro sistema di produzione agro-alimentare, sull’importanza di avere una filiera corta di qualità, e qui in Mugello possiamo davvero rivendicarlo con forza, ma anche sulle difficoltà di stare al passo col mercato e quindi con i prezzi della grande distribuzione. Slow food, le amministrazioni comunali e le associazioni di categoria, se lavorano insieme, possono fare molto per promuovere un livello sempre più consapevole e quindi migliore nel consumo alimentare.
Già dall’iniziativa del Mugello a Toscana Fuori Expo a Milano del Maggio scorso è emerso chiaramente che il nostro territorio può esprimere una vasta gamma di prodotti che ci rendono indipendenti dal punto vista alimentare. Quali sono i punti di forza e gli elementi migliorabili in questo senso? Il mugello è già di per sé stesso un punto di forza. E’ riconosciuto a livello nazionale come territorio in cui si vive bene e si mangia sano e ne abbiamo avuto dimostrazione con il successo del nostro stand a Expo. Un territorio dove, se si vuole, si applica concretamente il concetto di filiera corta. E non è una leggenda metropolitana. Abbiamo delle eccellenze riconosciute a livello nazionale: penso alla Zootecnia, ai marroni IGP, al latte Mugello che i nostri allevatori vendono alla Mukki. Insomma siamo un punto di riferimento nel panorama agro alimentare. Possiamo migliorare? Certo, sempre. La vera sfida è investire sempre di più sulla biodiversità: coltivare tante cose diverse ma in piccola scala, ridurre gli sprechi alimentari, mangiare il più possibile cibo locale e quindi tutelare i piccoli produttori del nostro territorio.
Quali saranno i prossimi passi, cosa farà il comune? Slow food Mugello intanto si sta dando un “corpo”. Si è aperta la campagna di tesseramento e personalmente ho già aderito. La nostra amministrazione continuerà a fare quello che ha fatto dall’inizio del proprio mandato: puntiamo sulle bellezze del nostro territorio, sulle sue eccellenze. Come? Promuovendo politiche che abbiano come protagonista le persone e i prodotti della nostra terra, quindi investendoci risorse umane e finanziarie, facendo rete con associazioni e cittadini. La FAM ne è un buon esempio. Ci impegneremo affinchè Slow Food porti il proprio contributo sia con iniziative proprie sia all’interno di quelle già esistenti.
Slow food e Mugello sono parole che sembrano fatte apposta per stare insieme. La scorsa sera abbiamo iniziato un percorso che può arricchire ulteriormente il Mugello e i suoi cittadini. Da una parte c’è un territorio che ha fatto della natura, dell’agricoltura, dell’allevamento, del vivere sano, del turismo sostenibile e del saper coniugare sviluppo e tradizioni un punto di forza. Dall’altra c’è un’associazione non profit che è impegnata “a ridare valore al cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi, grazie ai saperi di cui sono custodi territorio e tradizioni locali”. Alla luce di tutto questo le nostre strade non potevano che essere destinate ad incontrarsi per creare iniziative di sensibilizzazione e momenti di scambio.
Fabrizio Nazio
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 27 Luglio 2015