Omoboni nuovo presidente dell’Unione montana? Il no dei socialisti: “Metodo inaccettabile”
MUGELLO – Erano prevedibili le turbolenze politiche per il cambio della guardia ai vertici dell’Unione montana dei Comuni del Mugello. La decisione del Pd di sostituire il sindaco di Scarperia e San Piero Ignesti con il sindaco borghighiano Omoboni non poteva essere del tutto indolore. Così su tutte le furie sono andati i socialisti, alleati del Pd, che hanno preso molto male la scelta unilaterale del partito di maggioranza. Lo dimostrano le dichiarazioni di Claudio Piccirillo, segretario di zona del PSI, e consigliere a Scarperia e San Piero, rilasciata al settimanale in “Galletto” ora in edicola.
“Ci spiace – dice Piccirillo – ma il metodo che ha portato alla candidatura di Omoboni è inaccettabile; è mancato qualsiasi confronto e manca qualsiasi traccia di proposta politica che giustifichi la sostituzione di Ignesti con Omoboni. Non possiamo votarlo con l’unica motivazione che è il Sindaco del comune più importante del Mugello. Ignesti ha fatto bene, ha rilanciato l’Unione, ha saputo creare il giusto rapporto anche con le opposizioni e questo è importante per un ente di secondo grado con funzioni d’indirizzo e programmazione. A lui va l’apprezzamento dei socialisti mugellani. Come si fa a cambiare se non c’è una proposta politica nuova?”
Piccirillo rincara: “Anzi questa sostituzione è del tutto improvvisata. A dicembre scorso l’Assemblea ha cambiato lo Statuto dell’Unione. Prima la rotazione tra i sindaci a fare il Presidente era obbligatoria, ora non lo è più. Quindi l’Assemblea aveva aperto la strada a una riconferma e altri hanno pensato di non tenerne conto”.
E denuncia un problema di rapporti con gli alleati: “Cosa sia successo in questi due mesi non lo sappiamo perché siamo stati tenuti all’oscuro di tutto. C’è stato qualche abboccamento tra i partiti, ma i consiglieri dell’Unione non sono mai stati convocati per discutere di candidature e sono loro che eleggono il Presidente. Soltanto io come Presidente della Commissione affari generali dell’Assemblea ho convocato la Commissione per valutare quanto stava succedendo e sono stato criticato per averlo fatto. Gli altri socialisti dell’Assemblea, Michele Ballini di Firenzuola, Sandra Cerbai di Borgo, Giulia Stefani di Barberino mi hanno detto che non ci stanno a votare a scatola chiusa perché il cielo non è sereno come altri lo vogliono far apparire”.
Un’ultima notazione del segretario di zona del PSI è indicativa e riguarda i trascorsi socialisti di Omoboni, di recente approdato al PD: “C’è anche da tenere in conto – conclude Piccirillo – che in questo momento Omoboni può portare nell’Unione le tensioni politiche dovute alla sua recente uscita dal partito socialista per aderire ai Democratici. Per noi ci sono ragioni più che sufficienti per prendere le distanze; il 1 marzo andremo all’Assemblea dell’Unione senza aver scritto il nome di Omoboni sulla scheda”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 18 febbraio 2017