Ortofrutticola, la proposta di “SiAmo Marradi” per chiudere il tavolo di crisi
MARRADI – Il gruppo Siamo Marradi nel Consiglio Comunale di lunedì 17 alle ore 18,30, non soddisfatto
delle trattative tra Italcanditi SPA e i sindacati chiederà, presentando un proprio documento, che il Sindaco si faccia carico di portare al tavolo di crisi la loro proposta di integrazione dell’accordo inserendo nel piano aziendale presentato da Italcanditi S.p.a. l’impegno di lasciare a Marradi i macchinari per la produzione di confezioni di Marron Glacès da destinare al mercato della produzione di alta qualità realizzato con prodotto fresco IGP di Marradi attivando due linee specifiche “Marron Glacès di Marradi IGP” e “Marron Glacès italiani di alta qualità”.
Nel caso di recepimento della proposta nel caso di chiusura di un accordo chiede di invitare a partecipare ad un Consiglio comunale straordinario Italcanditi Spa e tutti gli attori istituzionali investiti della vicenda per un formale e solenne impegno a rispettare quanto previsto nel piano aziendale.
Si Amo Marradi rimanda al mittente la proposta di mantenere la produzione dei Marron Glacès solo per il 2022 ritenendola meramente dilatoria e inadeguata a dare prospettive e certezze ai lavoratori ed al futuro di Marradi.
Nel caso di perdurante indisponibilità sostanziale di Italcanditi Spa a cambiare strategie nel mantenimento integrale della produttività dello stabilimento di Marradi ritiene indispensabile la richiesta formale dell’apertura di un tavolo di crisi a livello nazionale al Ministro del Lavoro e al Ministro delle attività economiche.
Ecco il testo integrale della proposta di Ordine del Giorno:
Premesso che i comitati provinciali dei sindacati Cisl e CGIL il 24 dicembre 2021, comunicavano al Sindaco di Marradi che la ditta Italcanditi Spa (leader italiano ed europeo nella produzione di semilavorati per l’industria dolciaria e lattiero casearia) di Pedrengo (BG), intendeva chiudere lo stabilimento di produzione di Marradi (FI), acquisita soltanto diciotto mesi prima, nell’agosto 2020, ed appartenuta fino a quel momento alla Srl Ortofrutticola del Mugello (con socio di maggioranza Gaetano De Feo della Terminio Frutta di Serino, AV); lo stabilimento di Marradi è stato realizzato con fondi della Comunità economica europea ottenuti nel 1976 dalla Comunità Montana dell’Alto Mugello (Firenzuola,
Marradi, Palazzuolo Sul Senio). I lavori di costruzione dello stabilimento iniziati nel 1981, sul terreno concesso gratuitamente dal Comune di Marradi furono conclusi nel 1984; l’Ortofrutticola del Mugello è tra le aziende leader nel segmento di mercato dei Marrons Glacés utilizzati dai grandi marchi dolciari quali Lindt, Caffarel, Baratti, Amaretti Virginia, Majani, Vergani e nella produzione di ingredienti a base di castagne per l’industria dolciaria ed esporta i propri prodotti in oltre 30 paesi: con particolare riguardo al Giappone, Canada, Messico, Francia. lo stabilimento di produzione è inserito in un contesto economico agricolo che vede il territorio di Marradi tra i più rinomati per la castanicoltura, tant’è che lo stabilimento di produzione dei Marrons Glacès acquistava una considerevole parte della produzione
del prodotto fresco direttamente dal territorio; nel 2020 la produzione ha risentito lievemente delle difficoltà causate dalla pandemia e nel 2021 invece si è avuta una produzione ottima;
Tenuto conto che la chiusura della lavorazione dei Marrons Glaces a Marradi comprometterebbe la già
fragile condizione del tessuto economico e sociale del territorio marradese e dell’Alto Mugello poiché l’attività industriale dell’Ortofrutticola ed il relativo indotto, rappresentano la principale fonte di sostentamento della gran parte delle famiglie marradesi; ad un primo tavolo regionale di composizione della crisi aziendale in sede regionale Italcanditi S.p.a avrebbe proposto l’ipotesi di un piano industriale quinquennale coinvolgendo nella stesura e nella successiva gestione il precedente socio di
maggioranza della Srl Ortofrutticola del Mugello Gaetano De Feo; al secondo incontro del tavolo la Italcanditi S.p.a., da quanto riportato dalla stampa, sembrerebbe aver rivenduto, o voler rivendere, dopo soli 18 mesi, a Gaetano Defeo l’ortofrutticola del Mugello spogliata però dei macchinari per la produzione di Marrons Glacès.
Considerato che nella prima riunione tra i Sindacati e la consulente del lavoro di Italcanditi S.p.a.,
quest’ultima avrebbe sostenuto, come riportato pubblicamente dagli stessi sindacati, che i macchinari per la produzione di Marrons Glacès, che oggi vogliono portar via, sarebbero obsoleti; a quanto sempre pubblicamente affermato dai sindacati dall’agosto 2020 pur interloquendo costantemente con la proprietà mai avevano avuto sentore che l’azienda volesse chiudere lo stabilimento di Marradi; il clamore mediatico suscitato dalla vicenda ha indotto Italcanditi S.p.a. e il fondo di investimento riconducibile ad Andrea Bonomi, che ne detiene il 70%, a voler salvare la faccia retrocedendo dalla ipotesi di chiusura immediata dello stabilimento senza però rinunciare al trasferimento del core business dell’azienda con sede a Marradi ovvero la produzione dei Marrons Glacès nella presentazione del nuovo piano industriale frettolosamente predisposto assieme al vecchio-nuovo proprietario Italcandidti S.p.a. sostiene che il mercato del Marrons Glacès rappresenta un mercato flat ovvero un mercato arrivato a saturazione senza
prospettive.
Ritenuto che la contraddittorietà di tutto quanto sopra riportato conferma la volontà di Italcanditi
S.p.a di eliminare un concorrente scomodo, come si usa fare nelle logiche di mercato, nel settore dei Marron Glacès; alla luce di quanto fin qui accaduto i comportamenti tenuti da Italcanditi S.p.a. risultino
di dubbia trasparenza ed affidabilità; per il bene e lo sviluppo dello stabilimento di Marradi è irrinunciabile, in una strategia di filiera e di qualità che valorizzi il made in Italy e la sua sostenibilità, un piano industriale decennale fondato sull’ l’incremento di produzione di confezioni di Marrons Glacès (interi e rottami) con prodotto IGP di Marradi; qualsiasi Marrons Glacès realizzato con prodotto non italiano ad un costo minore per coprire la fetta di mercato occupata fino a quest’anno dal prodotto realizzato a Marradi, utilizzerebbe impropriamente un vantaggio competitivo dato dalla consolidata qualità del prodotto realizzato a Marradi, che ha il pregio di essere un prodotto artigianale fatto industrialmente. Tale strategia danneggerebbe la stessa credibilità sul mercato del prodotto Italcanditi e l’immagine di qualità che il made in Italy rappresenta nel mondo.
Impegna il Sindaco di Marradi ad invitare la proprietà di Italcanditi a mantenere la piena funzionalità dello stabilimento di Marradi. In subordine a proporre al tavolo di crisi di implementare il piano aziendale lasciando nello stabilimento di Marradi i macchinari per la produzione di Marrons Glacès al fine di attivare due linee specifiche di prodotto: “Marron Glacès di Marradi IGP” e “Marron
Glacès italiani di alta qualità”, per confezioni di un prodotto da destinare al mercato della produzione di alta qualità. Nel caso di recepimento della proposta formulata da questo Consiglio Comunale o nel caso di chiusura di un accordo, ad invitare a partecipare ad un Consiglio comunale straordinario Italcanditi Spa e tutti gli attori investiti della vicenda, per un formale e solenne impegno a rispettare quanto previsto nel piano aziendale. Nel caso invece di non disponibilità di Italcanditi Spa e/o del nuovo proprietario a
recepire le indicazioni inserite in questo documento a chiedere formalmente l’apertura di un tavolo di crisi a livello nazionale al Ministro del Lavoro e al Ministro delle attività economiche. Ad inviare senza alcuna procrastinazione questo documento al Ministro del Lavoro e al Ministro delle attività economiche, al Presidente della Regione Toscana, al Presidente della Città Metropolitana di Firenze, al Sindaco di Pedrengo, al Sindaco di Bergamo, all’Unione dei Comuni del Mugello.
Fonte: SiAmo Marradi
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 23 Gennaio 2022
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