Paolo Menchetti saluta Ivo Guasti
BARBERINO DI MUGELLO – Ho pensato di iniziare questo ricordo scrivendo:”Il mio amico Ivo non c’è più”, ma ad un tratto mi è sembrata un’annessione, un atto egoistico. Perché Ivo Guasti apparteneva a Barberino e a tutti i suoi cittadini. Lui era amico di tutti. Con il suo personale e attento modo di guardare agli altri, con la sua memoria prodigiosa fatta di date, accadimenti, aneddoti, riusciva a ricordare nomi e personalità di ognuno, ad ammantare ogni persona conosciuta di una propria aurea di verità; faceva sentire ognuno come parte imprescindibile del paese, conferendo a tutti un attestato di appartenenza a quella comunità di persone al quale diamo il nome di “paese”. Ognuno si sentiva una testata d’angolo di quella costruzione fisica e simbolica.
Ieri sera un amico mi ha scritto: “Ivo ci ha lasciati”, diceva quel messaggio semplice e calmo. Senza enfasi, senza fronzoli, senza orpelli, senza retorica dolorosa. Semplice nella sua nudità, calmo nella sua ineluttabilità, senza più nessuna difesa, con la serena accettazione di una morte attesa. Sarebbe stato un bel titolo per un suo libro di poesie, lui che sapeva riconoscere e scegliere i titoli per ogni cosa. Ma che immensità c’era in quella semplicità…quante cose ci stavano dentro! L’amicizia costruita in decenni di frequentazioni, incontri, progetti creativi fatti o immaginati, passione politica condivisa.
La sua figura alta e forte nel centro di quel groviglio degli incontri che è quella piccola porzione a nord della nostra piazza, con l’aria di un Senatore romano che presìdi il Foro, o come un Magistrato greco al centro dell’Agorà, con quel sorriso ironico e dolcemente pungente. Le sue poesie intrise di amore per gli uomini e la natura, i suoi libri distesi in un arco lunghissimo della sua vita. Le sue parole lasciate cadere con una punta di teatralità nelle tante occasioni politiche, perfettamente conscio della statura di “grande vecchio” che il suo passato ed il tempo trascorso gli avevano fatto conquistare, insieme alla credibilità e ad un certo timore che altrettanto bene sapeva di suscitare ancora nella sfera politica. Il suo incrollabile ottimismo per la vita, per le scelte degli uomini. Il suo invito, o meglio il suo richiamo ostinato e coinvolgente, che era quasi un grido: “Andiamo!”. Andiamo avanti, sempre avanti, ineluttabilmente avanti. Ripetuto fino agli ultimi giorni, con un filo di voce, ma comunque ripetuto. Tutto questo, e molto, molto altro, stava dentro quel messaggio semplice e calmo. E adesso a tutti noi, suoi amici, rimangono solo i ricordi.
Nel suo testamento spirituale: “Finché dura il tempo” c’è una frase che li definisce: “I ricordi sono i freni dei nostri sogni, sono il richiamo della coscienza, sono le coordinate del nostro posto tra gli altri e nel mondo. Quantunque siano labili e confusi, sono l’unica traccia della nostra vita”.
Adesso sono qui a ringraziare Ivo, perché attraverso la sua conoscenza, la sua amicizia, le sue parole ed i suoi pensieri, grazie alle immagini che mi porto nella mente, ho arricchito i miei ricordi, e con essi la mia vita.
Paolo Menchetti
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 20 Luglio 2021
Me ne andrò
un giorno
un domani
su forte legno
ed albero maestro
immenso traversando
mare generoso
in cerca ansioso
dell’isola felice
Ivo Guasti
Ciao Ivo.