Parrucchieri ed estetisti in crisi, le richieste della categoria
MUGELLO – Tra i settori particolarmente colpiti dall’emergenza sanitaria vi è quello dei parrucchieri e centri estetici. Numerosi anche in Mugello, e trovatisi improvvisamente senza alcuna fonte reddito. Così due imprenditrici borghigiane del settore, Francesca Corsi e Sara Marescotti hanno preso l’iniziativa, e insieme a una collega di Montecatini, Luana Grazzini, hanno stilato una serie di richieste e di esigenze della categoria. Esigenze alle quali Confesercenti, attraverso il suo sindacato Assoacconciatori ha già espresso il proprio supporto.
“Auspichiamo che le richieste formulate vengano prese in considerazione, valutate e soprattutto accolte se non in toto, almeno in parte. – afferma Franco Frandi Presidente Confesercenti Mugello – Inutile ricordare che in questo momento la categoria dedicata alla ‘cura della persona’ è fra quelle più a rischio contagio e dovrà di conseguenza adeguare al meglio i propri locali, i propri mezzi e le proprie attrezzature per tutelare i titolari dell’attività, i dipendenti ed i clienti. Le spese da sostenere saranno consistenti e dovranno essere ‘ripensate’ le modalità e le tempistiche di lavoro; cosa tutt’altro che trascurabile. Per questo motivo abbiamo accolto, sostenuto e fatto nostre le loro richieste”.
Queste, in sintesi, le richieste elaborate da Corsi, Marescotti e Grazzini e avanzate dalla categoria dei parrucchieri e degli estetisti.
1) CHIAREZZA E CERTEZZA DELLE REGOLE FIN DA SUBITO
E’ necessario un quadro chiaro, dettagliato e differenziato in materia di igiene e sicurezza da parte degli organi competenti, affinché le varie aziende in questione possano organizzarsi nei tempi utili per la riapertura; tutto questo scritto ed elaborato in maniera esaustiva e chiara onde evitare la libera interpretazione da parte degli organi preposti al controllo.
2) CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO
Un contributo a fondo perduto di cinquemila euro che copra le ingenti spese di adeguamento dei locali; costi che per molti mesi graveranno sulle imprese: sia per l’acquisto di materiali necessari per la messa in sicurezza, che per consulenze tecniche e professionali che saranno sicuramente necessarie.
3) ANNULLAMENTO IMPOSTE, TASSE E CONTRIBUTI
Un annullamento per almeno due anni (2020-2021) a livello nazionale, regionale e comunale.
4) MORATORIA
Richieste una moratoria per i costi relativi alle utenze, fornitori etc.
5) CREDITO DI IMPOSTA SU AFFITTI PAGATI
Richiesto l’innalzamento al 100% ed ampliato oltre che alla categoria catastale C1, anche alle categorie C2 e C3.
6) AUMENTO del SUSSIDIO PRO-PARTITE IVA
Richiesto un innalzamento da 600 a 1.000€ per le partite iva che hanno subito una chiusura effettiva dell’attività.
7) PROROGA della CASSA INTEGRAZIONE
Richiesta una proroga della cassa integrazione anche in presenza un solo dipendente, per almeno per altri sei mesi.
8) MAGGIORE FLESSIBILITA’
Per i primi tre mesi dalla riapertura, permettere una maggiore flessibilità nell’orario e nei giorni di lavoro (dal lunedì al sabato).
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 22 Aprile 2020