“Patto per Firenze, niente risorse per il Mugello”: l’attacco della Cgil
MUGELLO – Patto per la Città metropolitana di Firenze, la riflessione e le domande a Comuni e Organi di Paolo Aglietti (coordinatore Cgil Mugello):
“Una grande cassa mediatica è risuonata circa il “Patto per la Città Metropolitana di Firenze” sottoscritto tra il Presidente del Consiglio ed il Sindaco della Città. Con la “Legge Del Rio” la Città Metropolitana assume i compiti di pianificazione territoriale generale, per il piano strategico generale, sulla mobilità e viabilità tra le aree che la compongono, sull’edilizia scolastica, ecc. L’Unione Europea riconosce alle Città Metropolitane di essere un’importante fattore di sviluppo e pertanto finanzia progetti con propri fondi.
Alcune prime riflessioni e domande.
Rispetto alla descrizione delle misure previste dal testo del Patto, non tutte sono in programma nei prossimi anni, alcune non hanno neppure previsioni di costi o fonti di finanziamento, in modo particolare il “nodo ferroviario ed il trasporto pendolari”, molte risultano essere già finanziate con procedimenti specifici precedentemente assunti (periferie, dissesto idrogeologico, turismo e cultura). Le vere novità, importanti, riguardano gli interventi finanziati attraverso il Fondo Sviluppo e Coesione (FSC 2014-2020 per 110 milioni) e la ripartizione dei Fondi del programma PON Metro 2014-2020 destinati per progetti delle Città Metropolitane. Le risorse del FSC risultano in gran parte destinate al Sistema Tranviario fiorentino (tratta Leopolda-Piagge, Aeroporto-Polo Scientifico di Sesto Fiorentino), al primo stralcio SR 429 nell’empolese, al rilancio della Fortezza da Basso e ad intervento sul Poli Scolastici Isi a Firenze e Pontormo ad Empoli. Il Fondo PON Metro è indirizzato per le politiche abitative, piste ciclabili e smart city soprattutto del comune capoluogo. I Fondi, quindi, andranno nella gran parte al Comune di Firenze, niente è previsto per quanto riguarda i territori interni della Città Metropolitana di Firenze: Valdarno, Val di Sieve e Mugello. Se si considera anche la paradossale discussione intorno al “sotto attraversamento ferroviario ed alla Stazione Foster” il cerchio della marginalizzazione si chiude. Cosa è rimasto del “Progetto delle Ferrovie Metropolitane”? Connesso a questo si nota anche una certa disattenzione da parte della Regione Toscana nella predisposizione del Piano Regionale di Sviluppo per l’Area Vasta Firenze-Prato-Pistoia, vero motore economico per l’intera Regione, ed in modo particolare per le aree interne, rurali e montane.
E, quindi, sommessamente alcune domande:
– gli obiettivi da introdurre nel “Patto” sono stati discussi dagli Organi della Città Metropolitana?
– Le Unioni dei Comuni o i singoli Comuni non avevano progetti da presentare o proporre, oppure non sono stati approvati?
– Oppure ritengono che sull’edilizia scolastica, sulle politiche abitative, sulle rigenerazione urbana, sulle politiche ambientali e contro il rischio idraulico e sismico, sul sistema della mobilità metropolitana e sui pendolari non ci sia niente da chiedere o da fare per il nostro territorio?
– Qualche milione per sistemare la Ferrovia Faentina, risanare ed ampliare il Polo scolastico superiore, o per migliorare la viabilità interna ed esterna al Mugello, si sarebbe potuto “raccattare”?
Questo silenzio assordante non può non preoccupare.”
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 14 novembre 2016