Pipistrelli, salamandre e il gatto selvatico. Atto Primo chiede di tutelare gli animali del Giogo di Villore
VICCHIO – L’associazione “Atto Primo, Salute, Ambiente e Cultura” torna a mettere in luce la ricchezza e la biodiversità dei crinali del Monte Giogo di Villore, destinati ad ospitare il grande impianto eolico in corso di realizzazione da parte di Agsm.
L’occasione ne è stata un’escursione compiuta dai suoi membri lo scorso Gennaio lungo i sentieri 16 e 18 da Villore al Bivacco Pian dei Laghi. In questo loro nuovo intervento i responsabili di Atto Primo mettono in luce i segni lasciati dai primi interventi, ad esempio con la presenza di materiale ed attrezzatura di cantiere, ma soprattutto ricordano la ricchezza naturalistica di questo ambiente, che ospita specie di crostacei come il gambero autoctono Austropotamobius pallipes o di anfibi come la Salamandra salamandra , la Salamandra perspicillata e la Rana italica.
“Presso il torrente del Solstretto – affermano – è stato avvistato con fototrappola, lo scorso 2 Gennaio, un bellissimo esemplare dell’elusivo (e raro) Gatto selvatico, riconosciuto e identificato come fenotipo C2 “Felis silvestris silvestris”, dal Museo Naturale della Maremma preposto al Coordinamento degli avvistamenti a livello nazionale (per il Progetto scientifico Gatto selvatico Italia). La presenza del Gatto selvatico – concludono – costituisce un’attestazione dell’elevato valore ambientale dell’area del Monte Giogo di Villore”. Anche Duccio Berzi, tecnico faunistico ed esperto degli animali che popolano i boschi del Mugello, sottolinea che la presenza nell’area del gatto selvatico è stata documentata da molti anni.
I membri dell’associazione segnalano anche altre specie di pregio presenti: “In questi territori – affermano – recenti sopralluoghi di esperti di chirotteri hanno attestato la presenza di pipistrelli protetti dalla Direttiva Habitat, Allegato II, quali colonie di Barbastella barbastellus, Myotis emarginatus, Rhinolophus Hipposideros e altri soggetti per cui l’area del Monte Giogo di Villore risulta tra le aree a maggior
biodiversità chirotterologica e presenta caratteristiche tali da richiedere, secondo la Direttiva Habitat, la designazione a Zona Speciale di Conservazione”.
Su questi stessi luoghi sabato 17 Febbraio, il CAI di Forlì, il CAI di Faenza e il CAI di Firenze, il cui Ricorso al TAR è stato respinto per vizio procedurale, organizzeranno un’escursione di sensibilizzazione (info qui).
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 13 Febbraio 2024