“Polemica incomprensibile sul Gal-Start”: l’intervento di Giovanni Bettarini
MUGELLO – Giovanni Bettarini, già sindaco di Borgo San Lorenzo e presidente dell’Unione dei Comuni del Mugello, da quando ha trasferito la propria attività politica e poi professionale a Firenze, prima come assessore nella prima giunta Nardella, poi come capo di gabinetto in Città Metropolitana, non è più intervenuto sulle vicende politiche mugellane. Stavolta però, a proposito delle polemiche sul Gal-Start (articolo qui), del quale è stato per anni presidente, ha deciso di fare eccezione. “Intervengo -premette- perché sono state dette delle cose che lasciano intravedere un’opacità della gestione del Gal-Start, quando ero presidente, che non corrisponde al vero, e per questo voglio fare chiarezza”.
Bettarini ne fa una questione di metodo e di merito. “Penso che non sia né giusta né corretta l’idea di svalutare il lavoro altrui per dare valore al proprio. Io, nei ruoli che ho avuto in questi anni, non ho mai pensato di attaccare e criticare quelli che c’erano stati prima, ed esigo vi sia rispetto nei miei confronti”.
Poi il merito: “Il Gal-Start -dice Bettarini, presidente di questa società dal 2007 al 2016 – è una struttura molto importante, che ha giocato un ruolo rilevante nell’economia dell’area. E rivendico di averla consolidata e indirizzata nel modo più corretto. Ad esempio, la struttura: quando sono arrivato erano tutti collaboratori a progetto, nessun impiegato fisso, e questo ben difficilmente poteva garantire una continuità. Così, nel corso degli anni abbiamo assunto quattro persone, tutte molto qualificate, un esperto contabile e gli altri, i cosiddetti animatori, con lauree in economia. Ed è significativo che queste persone siano ancora lì, e che la struttura sia rimasta invariata, anche con il nuovo presidente e il nuovo direttore, segno che era stata costruita bene”.
Bettarini continua: “Si è evidenziato che il cuore delle attività alle quali sono indirizzati i finanziamenti è quello dell’innovazione, di processo e di prodotto. Si è però omesso di dire che quella è stata una scelta politica fatta durante il 2016, alla fine della passata programmazione, prima che io lasciassi l’incarico. Se queste scelte sono state premiate con l’arrivo di risorse economiche e adesso le si presentano, giustamente, come scelte virtuose, sarebbe anche corretto ricordare coloro che quelle scelte a suo tempo le hanno fatte”.
L’ex-presidente del Gal-Star smonta anche un altro vanto mostrato dall’attuale direttore Santarelli, quello relativo ai risparmi ottenuti con la nuova gestione. “Il taglio dell’affitto, bene -nota Bettarini- ma ciò si è reso possibile grazie al fatto che una società pubblica come la Pianvallico ha messo a disposizione i locali. Non mi pare un segno di una particolare capacità gestionale, bensì è un sostegno istituzionale al Gal-Start. Giusto così, lo condivido anch’io, ma va registrato come tale. E anche l’aumento delle entrate che viene rivendicato è sostanzialmente un aiuto pubblico: le maggiori entrate sono incarichi diretti dell’Unione dei Comuni, della gestione diretta della Fiera Agricola data dal Comune di Borgo San Lorenzo, oltre che quote le pagate dai soci pubblici e privati del GAL. Si dice che si risparmiano risorse pubbliche, ma non mi sembra esattamente così. E non ha senso presentarlo come discontinuità rispetto al passato. Tanto più che le nostre programmazioni sono state approvate e supportate da tutti, dagli enti pubblici e dai privati, oltre che dalla Regione Toscana”.
Bettarini ricorda alcuni degli interventi fatti grazie al “suo” Gal Start: “Abbiamo erogato 9.530.000 euro di finanziamenti, che hanno generato investimenti sul territorio per circa € 12.100.000, con 105 beneficiari, distribuiti sui 23 comuni del territorio del GAL. 4 milioni di euro sono stati dedicati all’innovazione in campo agricolo-forestale, con circa 5.000.000 di investimenti generati: il GAL Start è stato l’unico GAL d’Italia ad avere investito quasi il 50% delle risorse della propria SISL nell’innovazione agricolo-forestale. Una scelta vincente. Nel dettaglio, circa 600.000 euro per la promozione dei prodotti tipici del territorio (compresa la castanicoltura), con più di 1.100.000 euro di investimento generato, 700.000 euro per imprese turistiche e artigianali, con 1.800.000 euro di investimenti generati. E poi 4 milioni e mezzo di finanziamenti per gli enti pubblici. Per infrastrutture turistiche, come le piste ciclabili, a Borgo, Barberino Val d’Elsa, San Piero, punti di informazione turistica e centri visita (a San Godenzo, Dicomano, Marradi, Cantagallo, Londa), recupero di sentieri per turismo lento (Rufina, Pelago), totem informativi e infrastrutture informatiche (Palazzuolo, Marradi, Montespertoli), investimenti in parchi pubblici (San Casciano), Distretto Cicloturistico del Mugello (Unione di Comuni Mugello). Per i servizi commerciali in aree rurali sono stati realizzate e allestite aree mercatali a Palazzuolo, Greve, Tavarnelle, e operato una riqualificazione di Centri Commerciali Naturali con pavimentazione e arredo urbano (Borgo San Lorenzo, Londa, San Piero, San Godenzo, Vicchio). Finanziati anche i servizi sociali con servizi a Rufina, Marradi, Scarperia, Dicomano, Londa e Pontassieve. Per non parlare della riqualificazione di immobili culturali: le biblioteche a Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo, Firenzuola), o gli immobili culturali come teatri, musei e centri espositivi (San Piero, Scarperia, Rufina, Marradi, Montespertoli, Dicomano, Greve, San Godenzo, Rufina, San Casciano)
In conclusione: “Il Gal -dice Bettarini- è una struttura che funziona bene, che porta risorse europee sul territorio, in un momento in cui ce n’è particolare bisogno. Per questo non capisco questa polemica, della quale non c’era alcuna necessità, e spero che non ve ne siano più in futuro. Meglio collaborare tutti insieme, guardando al futuro con gli strumenti più adatti: spesso ci si lamenta che non si impiegano al meglio le risorse europee. Il Gal invece ha distribuito tutti i fondi europei assegnati, e questo è senz’altro positivo”.
©️ Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 4 settembre 2020
Di parole tante . se si entra dentro i fatti ,una serie di connivenze politiche e poca trasparenza nella gestione delle scelte ne limitano l’effettiva razionalità della gestione fatta . Vedi ad esempio l’operato della Pian Vallico . Lorenzone Della Gratella.