Prelievi a domicilio, l’USL esternalizza il servizio anche in Mugello
MUGELLO “Ma perché cambiare un servizio che funziona?”: se lo chiedono Andrea Ferrini e Gianni Guidi, della Cisl Sanità Mugello, a proposito della decisione della Direzione Aziendale della USL che dal mese di giugno ha esteso anche al Mugello l’appalto di prelievi domiciliari, che vede l’utilizzo di operatori esterni, di ditte private, per effettuare i prelievi sul territorio. Già lo si faceva a Firenze, ora lo si fa in tutta l’Azienda. Ma la Cisl alza l’allarme: “Si rischia di abbassare la qualità del servizio e di disperdere una consolidata esperienza professionale. Espriamiamo tutta la nostra perplessità sul fatto che in un territorio come il Mugello la capillarità garantita fino ad oggi con i dipendenti possa essere mantenuta, una capillarità che qui è sinonimo di attenzione alla fragilità, soprattutto delle persone anziane. Peraltro siamo venuti a conoscenza anche del fatto che sono state date direttive a medici di famiglia per limitare la richiesta di prelievi da fare a domicilio. In nessun modo accetteremo logiche che vedano con questa prima esternalizzazione un “risparmio” sulla salute dei cittadini e sul personale dipendente. Il servizio pubblico deve rimanere centrale. E non possiamo non sottolineare lo scarso valore con cui si considera la professione infermieristica nella logica dell’appalto. Tanto più in un territorio sparso come quello del Mugello”.
E il sindacato avanza un altro tipo di preoccupazione: “In questo modo –dice Ferrini- si rischia di ingolfare il centro prelievi dell’ospedale. Perché in caso di difficoltà a livello domiciliare, se ci si rivolge a Borgo, dove già si fanno dai 170 ai 200 prelievi al giorno, è possibile che si creino problemi”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 13 giugno 2018