
“Leggiamo con stupore che il TAR della Toscana sospende in via cautelare la principale attività di controllo e contenimento dei cinghiali prevista dalla legge obiettivo ignorando completamente la prima finalità della legge, cioè quella di tutelare le attività antropiche compresa quella agricola ed i valori ambientali e di Biodiversità della nostra regione. Così si uccide l’agricoltura”. È quanto dichiarato da Francesco Miari Fulcis, presidente di Confagricoltura Toscana che commenta così la decisione del TAR della Toscana di sospendere il piano triennale di controllo del cinghiale nella parte in cui consente la caccia in braccata. “Si abbandonano così – spiega Miari Fulcis – tutti i migliori propositi per conservare in Toscana agricoltura, lavoro, ambiente, paesaggio, sicurezza. Come sempre succede, hanno più forza un manipolo di idealisti fuori dalla realtà anziché perseverare obiettivi che possano permettere un corretto equilibrio e valorizzazione delle nostre eccellenze. Auspichiamo che la sospensiva abbia vita breve e che si ritorni ad una visione più generale e corretta del vivere e produrre nella nostra regione”.
I.DV.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 15 maggio 2019
1 commento
Ma quando mai il cinghiale è stato un animale selvatico tipico e autoctono del Mugello? Lo era della Maremma, se vogliamo mantenere le tradizioni, che venga tutelato in Maremma. Dove non preesisteva, là può essere tranquillamente cacciato, fino a farlo scomparire. Per il Mugello, il cinghiale è alloctono e come tale può essere eliminato.
Dovrebbe esistere una tutela, come c’è nella legge Regionale della pesca, che vieta l’introduzione di specie alloctone nelle acque. Perchè non nella caccia? Perchè non mantenere le tipica selvaggina di un luogo, senza che venga alterato l’equilibrio naturale, stabilitosi nel corso dei secoli?
Chi vuole cacciare il cinghiale vada in Maremma, dove era consuetudine tirare all’animale da piattaforme costruite su alberi.
Oh, lo stesso dicasi per tutti quegli altri animali che prima non esistevano, non solo i cinghiali (indipendentemente dal numero delle gambe: aironi, cicogne, cormorani, . . . . E QUANT’ALTRO).