“Quali canti di Natale?” Lettera aperta ad Aldo Giovannini
BORGO SAN LORENZO – Caro Aldo, avevo inizialmente deciso di non risponderti, ma poi il tuo secondo “attacco” sempre dalle colonne del giornale on-line a cui collabori, mi ha spinto a scrivere qualcosa. Siccome sei una persona molto “discreta”, ho capito che l’argomento ti sta a cuore e lo stai “borbottando” a destra e sinistra e, come dice, “il paese è piccolo… la gente mormora”.
Poiché all’esecuzione dei canti in piazza del Popolo, il 18 dicembre 2015, c’era un po’ di confusione, forse non tutti hanno potuto sentire la premessa che ho fatto al microfono prima dell’inizio dell’esibizione dei canti del coro delle classi terze del capoluogo, che ho l’onore di dirigere. E’ quindi giusto ribadire il perché di quella scaletta.
Prima però, per chiarire meglio la faccenda riporto le tue parole. Nell’articolo “Concerto di beneficenza in San Francesco”, pubblicato il 21 dicembre 2015, scrivevi: “Ma al di là di quello che è stato un tempo che fu, ma pur sempre carico di storia, arte e fede, è stata una pagina musicale sublime, bellissima, partecipata e i tanti e meritati applausi, segnatamente dopo un conosciuto brano come canto finale (a Borgo i brani natalizi scelti per i bambini erano di Baglioni e Ramazzotti, con tutto il rispetto per questi cantanti!), che aveva un profondo sapore natalizio.”
Nel secondo, che ho letto stamattina ma pubblicato il 23 dicembre 2015, sul “Tradizionale concerto all’ospedale del Mugello”, affermi: “Un semplice concerto di veri canti natalizi, (non surrogati) e mi si dice apprezzato da tutti, con i più vivi ringraziamenti della Direzione Sanitaria alla Prof. Marilisa Cantini ai suoi giovani e bravi cantori ed ai loro genitori, con tanti complimenti e i migliori auguri di Buone Feste.”
Allora, prima di iniziare l’esecuzione dei brani, ho detto che la scaletta era composta da canti che solo apparentemente sembrano poco natalizi: alcuni fanno riflettere sulla guerra e sulla pace (“Dove si va”, Nomadi; “C’era un ragazzo”, Morandi: a parte il fatto che Natale e Pace devono andare d’accordo, è solo educando i nostri bambini alla Pace e al rispetto fin da piccoli che potremo ottenere un mondo migliore…), un altro parlava di una “partenza” (“Ti lascio una parola”, Nomadi, e anche questo è un tema che i ragazzi devono affrontare prima o poi, sia che si tratti di un nonno che li lascia, sia perché sono loro partiti dalla casa originaria per venire a cercare fortuna in un paese lontano, il nostro…), un altro portava un messaggio di speranza (“Strada Facendo”, Baglioni), altri erano semplicemente canti allegri (“Fatti mandare dalla mamma”, Morandi; “Una su un milione”, Britti) perché i ragazzi devono anche vivere una sana allegria e il Natale è anche la festa della gioia. Solo gli ultimi due avevano un carattere “natalizio”: il primo “Buon Natale (se vuoi)” di Ramazzotti, uscito da poco, parla di Natale e Pace insieme e quindi unisce i primi canti agli ultimi, e il secondo (che concludeva la scaletta) “Ed il Natale” era un mio testo cucito sopra la melodia della canzone “Come un pittore” dei Modà.
Io penso che si possa onorare il “vero Natale” anche con canti di questo tipo. Questa scelta non esclude i canti tradizionali che in anni passati abbiamo eseguito e che in futuro eseguiremo senza problemi. Vista la situazione mondiale, Papa Francesco parla non a caso di “terza guerra mondiale a pezzi” e forse di Natale ne capisce più di altri, io e le mie colleghe (molte delle quali non hanno gradito il primo tuo intervento sopra riportato e mi hanno invitato a risponderti) abbiamo pensato che questi canti fossero adatti per il Natale 2015.
Comunque si tratta solo di una scaletta per una semplice esibizione di alunni della primaria. Mi piaceva però, mettere i puntini sulle “i”, per chiarezza. Anche di quella abbiamo bisogno se vogliamo lasciare ai nostri ragazzi un mondo migliore!
Concludo con una citazione che conoscendoti apprezzerai molto (!). Non il papa o un filosofo, ma un semplice cantante di oggi, uno di quelli che Tu non rispetti, ma che con alcune delle sue canzoni forse ha contribuito a farci vivere più serenamente, Lorenzo Jovanotti:
“Mormora, la gente mormora,
falla tacere praticando l’allegria!”
In appendice a questa lettera aperta troverete il testo di qualche canto eseguito e il video di “Buon Natale (se vuoi)”.
Buon Natale anche a Te, Aldo, se vuoi! E ricorda che “Tu scendi tra le stelle” e i nostri canti “surrogati” possono coesistere, come i pastori e i re magi, che davanti al “Bambino Dolce come le sue stelle, Nato per scaldarci il Cuore” proprio per la loro diversità, si uniscono nell’adorazione e lo fanno sorridere!
Andrea Lapi
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 24 Dicembre 2015
TESTI DI ALCUNI CANTI ESEGUITI:
Nomadi / Dove Si Va
Sai, scriverti una lettera
Non è una cosa facile
Sai, mi sento così fragile
Le bombe non ti ascoltano
Ma… questa guerra
non mi cambierà
…Mai…
Dove si va
Come si fa
A stringere la vita
Intanto fuori scoppia la notte
Dove si va
Come si fa
Se vivere da queste parti
È come tirare a sorte
Sai, il tempo è scivolato via
Ma non è stato tutto inutile
Io, saprò vederti crescere
È una promessa che non mancherò
E poi, ancora un altro giorno nascerà
Per noi… noi
Dove si va
Come si fa
A stringere la vita
Intanto fuori scoppia la notte
Dove si va
Come si fa
Se vivere da queste parti
È come tirare a sorte
E non riesco più a sorprendermi
E la pazzia che danza intorno a me
E penso che dovrei difendermi
Ma è più difficile combattere
Se il pianto di una madre no
Non può salvare la notte
…La notte…
Dove si va
Come si fa
A stringere la vita
Intanto fuori scoppia la notte
Dove si va
Come si fa
Se vivere da queste parti
È come tirare a sorte
Sai, scrivere una lettera
Non è mai stato facile.
TI LASCIO UNA PAROLA (Goodbye) – NOMADI
Ti regalo le mie scarpe, sono nuove,
prendi anche qualche libro,
può servire
saprò alzarmi in volo
e vedere dove sei,
ti manderò
a dire goodbye…
Ti regalo la mia giacca, ti sta bene,
ti lascio una valigia,
da riempire,
ti lascio anche il mio numero,
perché non si sa mai,
ti lascio una parola goodbye…
goodbye, my friend goodbye, goodbye, goodbye, my friend…
Quanti sogni, viaggi, colori, antichi rancori,
e una fantasia, piena di amori,
e andare contro il vento, non è difficile lo sai,
lo è, senza un saluto, casomai…
Goodbye, my friend goodbye, goodbye, goodbye, my friend…
Saprò alzarmi in volo e vedere dove sei,
ti manderò a dire goodbye
goodbye, my friend goodbye, goodbye, goodbye, my friend.
Quanti sogni, viaggi, colori, antichi rancori,
e una fantasia, piena di amori
e andare contro il vento, non è difficile lo sai,
lo è, senza un saluto, casomai.
Goodbye, my friend goodbye, goodbye, goodbye, my friend.
Goodbye, my friend goodbye, goodbye, goodbye,
my friend goodbye.
BUON NATALE (SE VUOI) Eros Ramazzotti
LA NOTTE VISTA DA QUI
SEMBRA BELLISSIMA
STELLE CHE ACCENDONO IL BLU
QUANTA LUCE C’E’
ECHI DI UN ALLELUJA
CHE NON SI SPENGONO MAI
OGGI E’ UN GIORNO SPECIALE, E’ NATALE ED E’ SEMPRE COSI’
DIMMI PERCHE’
E’ NATALE MA PACE NON C’E’
“BUON NATALE” MA IL SENSO QUAL E’ ?
UN SALUTO FORMALE NON E’
COME AMARE, QUANTI SOGNI FANNO GLI UOMINI
CHE IN UN GIORNO VANNO VIA
“BUON NATALE” SE VUOI, QUELLO VERO CHE E’ DENTRO DI NOI
DENTRO DI NOI
LA NEVE CHE CADE QUI
MI SEMBRA CANDIDA
MA NEL SILENZIO CHE FA
C’E’ UNA GUERRA
IN OGNI TERRA A META’
CHE NESSUNO MAI SALVERA’
ANCHE UN GIORNO SPECIALE FA MALE E TREGUA NON HA
DIMMI PERCHE’
E’ NATALE MA PACE NON C’E’
“BUON NATALE” MA IL SENSO QUAL E’ ?
UNA FRASE FORMALE NON E’
UN PENSIERO CHE VALE PERCHE’
C’E’ UN NATALE SE VUOI
MA PUO’ NASCERE SOLO DA NOI
DENTRO DI NOI
STELLA COMETA SARAI
STELLA PURISSIMA
SE DALL’ALTO DEI CIELI UN BEL GIORNO LA PACE VEDRAI
DIMMI PERCHE’
E’ NATALE MA PACE NON C’E’
“BUON NATALE” MA IL SENSO QUAL E’ ?
DUE PAROLE DA DIRE PERCHE’
E’ NORMALE
CRESCERA’ UN ENORME ALBERO
QUANDO FINIRA’ QUESTA FOLLIA
UN NATALE VERRA’ E PER SEMPRE CI CAMBIERA’
CI CAMBIERA’… CI CAMBIERA’
ED IL NATALE…
(MUSICA “COME UN PITTORE” DEI MODA’ – Parole Andrea Lapi)
Ciao, amico come va…
Lo vedo dai tuoi occhi un poco tristi
Che la vita ti ha deluso ancora…
Ed il Natale…
Non riesce a scaldarti il freddo cuore Tenterò con voce e note…
Ascolta… Senza parlare…
La notte è nera ma
Nel buio brillerà… la Stella!
La sua scintilla accende il cuore
E grazie a lei saprai
Ritrovare il tuo… Natale!
Ciao, amico adesso sai
Che a volte basta una goccia di speranza
Per guardare il nostro mondo
Con occhi nuovi
Come il Bambino
Dolce come le sue stelle
Nato per scaldarci il Cuore!
Ora… cominci già a capire…
La notte è nera ma
Nel buio brillerà… la Stella!
La sua scintilla accende il cuore
E grazie a lei saprai
Ritrovare il tuo… Natale!
Se quando è buio, tu guardi in alto
con attenzione… vedrai la Stella!
Se è un po’ nascosta… sai che ritorna…
La notte è nera ma
Nel buio brillerà… la Stella!
La sua scintilla accende il cuore
E grazie a lei saprai
Ritrovare il tuo… Natale!
Carissimo Andrea,
come sai ho scritto 15 anni per il Filo insieme a te, e quando scrivevo queste cose, nessuno ha mai detto niente. Si vede che i tempi cambiano.
Tu sei stato portavoce, oltre che bravo direttore del maxi coro, delle Maestre ( non tutte mi si dice), che hanno gradito i canti, io invece sono stato portavoce di tante persone che non le hanno gradite.
Calcisticamente parlando 1 a 1. Tutto qua. Tre volte Buon Natale