Le ragazze mugellane bevono troppo: lo dice una ricerca dell’Azienda USL Toscana Centro
MUGELLO – Sono dati preoccupanti quelli diffusi dall’Azienda USL Toscana Centro a proposito di alcol e adolescenti. Perché il Mugello, e in particolare le giovani mugellane sembrano piuttosto propense ad alzare il gomito.
“Quasi un adolescente su tre residente nei territori della Asl Toscana centro, Firenze, Prato, Pistoia, Empoli, ha avuto, nel mese precedente l’intervista effettuata nel 2018, almeno un episodio di binge drinking, di consumo cioè, in un’unica occasione di bevute alcoliche in numero di 5 o più per gli uomini e di 4 o più per le donne. Tra i ragazzi dei quattro territori della Asl Toscana centro, il fenomeno è comunque meno intenso rispetto a quello dei coetanei toscani.
I dati arrivano dalla Relazione sanitaria 2018 che la Asl Toscana centro elabora annualmente.
In particolare, nell’area fiorentina c’è meno abuso tra gli adolescenti rispetto ai coetanei toscani. Ma non tra le ragazze. E tra le giovani più propense a bere sono proprio le ragazze fiorentine e quelle del Mugello. Al contrario le ragazze della zona pratese, dell’empolese e della Val di Nievole, sono più virtuose delle coetanee toscane.
“Stiamo vivendo un periodo in cui le ragazze adolescenti corrono più rischi ed hanno comportamenti peggiori sul fumo e sull’alcol, talvolta anche rispetto ai loro coetanei maschi – dichiara il direttore di Epidemiologia della Asl Toscana centro, Francesco Cipriani, che ha curato diversi progetti legati al bere anche a livello europeo – In area fiorentina metropolitana, in particolare, le ragazze fanno peggio anche delle loro coetanee toscane. Tuttavia preme ricordare – aggiunge – che in questo momento si assiste in tutto il mondo a un inizio di miglioramento dei comportamenti eccessivi dei ragazzi. Vedremo se questo buon trend si consoliderà nei prossimi anni. E comunque i ragazzi italiani e toscani da sempre consumano alcol con meno smodatezza come se la cultura mediterranea del bere, costituisse un elemento protettivo e li rendesse capaci di gestire meglio l’alcol. Perciò, pur condividendo le mode e i comportamenti di abuso dei coetanei europei, i nostri lo fanno con minore intensità e gravità”.
Per gli adolescenti da anni l’Area Dipendenze della Asl Toscana centro, diretta da Antonella Manfredi, è impegnata a contrastare i comportamenti eccessivi attraverso azioni di prevenzione e informazione nelle scuole o dove la presenza di operatori sanitari preparati venga richiesta. Da più di due anni la Asl sperimenta anche l’”operatore di corridoio” al Pronto Soccorso di Santa Maria Nuova, un’iniziativa che per l’ospedale fiorentino l’Azienda realizza con la collaborazione del Comune di Firenze, e che dall’inizio di quest’anno è stata portata anche nell’ospedale del Mugello. A Santa Maria Nuova l’“operatore di corridoio”, un educatore o uno psicologo appositamente formato, è presente nel fine settimana mentre nel Mugello il mercoledì e il sabato. Un modo per intercettare i giovani adolescenti negli unici luoghi dove si rivolgono quando sono in condizioni di difficoltà dopo una ubriacatura e dove, per chi fa prevenzione, c’è lo spazio per un intervento immediato e mirato.
(Fonte: Ufficio Stampa Azienda USL)
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 28 agosto 2019