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RIFLESSIONI SUL VANGELO DELLA DOMENICA – L’incontro con il cieco Bartimeo
BORGO SAN LORENZO – I sacerdoti e i diaconi del Vicariato del Mugello, a turno, propongono una riflessione tratta dalle letture della Messa domenicale. Oggi è la volta di don Francesco Alpi, viceparroco di Borgo San Lorenzo, che commenta l’incontro di Gesù con il cieco Bartimeo sulle strade della Palestina
Molti degli episodi che il Vangelo ci trasmette sono collocati nell’ambiente della “strada”, il luogo più aperto che si possa pensare, luogo di passaggio, che offre incalcolabili possibilità di incontro e di dialogo. Muovendosi lungo le strade della Palestina Gesù ha modo di confrontarsi con tante persone e situazioni diverse, di intrattenersi nel dialogo con i discepoli lungo il cammino, di mettersi al loro fianco conducendoli con pazienza verso una più convinta risposta di Fede. Sulla strada possono avvenire tante cose, anche incontri che cambiano la vita.
Il Vangelo di oggi ci parla proprio di un incontro di questo tipo. La cosa particolare è che il protagonista dell’incontro, il cieco Bartimeo, non si trova per strada per un motivo casuale o perché si sta spostando da un luogo all’altro. Il Vangelo ci dice chiaramente che “sedeva lungo la strada a mendicare”. Ormai rassegnato a una vita ai margini della società, Bartimeo ha fatto diventare la strada la sua casa, e vive di quello che i passanti gli buttano, chissà se con pietà o disprezzo.
Tutto cambia quando Bartimeo incontra Gesù. Come tutti i non-vedenti doveva avere un udito particolarmente sensibile e – aggiungiamo – non gli mancava neppure la voce! Appena capisce che l’agitazione generale è dovuta al passaggio di Gesù, Bartimeo inizia a gridare “Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!”. Nel suo cuore si è riaccesa la speranza di una nuova primavera.
Bartimeo è ormai deciso a scuotersi dal suo triste torpore, ma c’è un ostacolo da superare: la folla che lo circonda e che lo rimprovera dicendogli di stare zitto e restare al suo posto senza fare tutta quella confusione. Bartimeo non si lascia intimorire, e le sue grida sempre più forti arrivano all’orecchio di Gesù, che si ferma, lo fa chiamare e, dopo avergli chiesto cosa può fare per lui, gli ridona la vista.
Nelle poche righe che raccontano la vicenda di Bartimeo possiamo rivedere la vita di ciascuno di noi. A volte corriamo il rischio di sentire i nostri limiti e gli inevitabili fallimenti come motivo sufficiente per smettere di lottare. Scottati dalle delusioni si smette di vivere, di prendere iniziativa, e ci si abbandona mollemente al corso degli eventi, si “guarda la vita dal balcone” (espressione cara a Papa Francesco quando parla ai giovani) ma non si vive da protagonisti. Restiamo “seduti a mendicare” come fa Bartimeo.
Vorrei augurare – a te che leggi e auguro anche a me – di non restare mai troppo tempo cosi, “seduto a mendicare”. C’è da lottare tanto! In particolare con quelle voci, dentro di noi e intorno a noi, che come la folla del Vangelo di oggi ci ripetono di restare dove siamo, dicendo che non ne vale la pena. Gesù non smette mai di passare nella nostra vita, attraverso incontri di tanti tipi, attraverso i Sacramenti, e ogni giorno può essere l’occasione giusta per cambiare, per “gettare il mantello e balzare in piedi” come è successo per Bartimeo. Seguendo i passi di Gesù non mancherà l’occasione di tendere la mano ad altri che siedono a mendicare luce e speranza lungo la strada.
Buona domenica!
don Francesco Alpi
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 27 Ottobre 2024
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