RIFLESSIONI SUL VANGELO DELLA DOMENICA – “Sei proprio tu colui che deve venire?”
VAGLIA – I sacerdoti del Vicariato del Mugello, a turno, propongono una riflessione tratta dalle letture della Messa domenicale. Oggi è la volta di padre Antonio Messeri dei Missionari Oblati di Maria Immacolata, in missione in Uruguay, originario di Bivigliano.
In questa terza domenica di Avvento, chiamata anche domenica della gioia, il Vangelo ci ripropone con forza la figura di Giovanni il Battista.
Si trova già in carcere, per essere considerato una persona scomoda, e proprio lì comincia a vivere il suo tempo di declino, non una “discesa” negativa bensì vissuta positivamente per cedere il posto a Gesù. Prima di lasciare definitivamente la sua missione vuole essere convinto che proprio Gesù sia l’atteso dal popolo di Dio.
Ad una vista superficiale sembra che le circostanze abbiano incatenato lo Spirito di Dio; Giovanni, infatti, sembra non poter più portare avanti la sua missione, tutto sarà finito?
La fede del Battista è grande più dei suoi dubbi. Invia alcuni dei suoi discepoli da Gesù con una richiesta speciale, vuole sapere se è proprio Gesù colui che deve venire o bisogna ancora aspettare.
Se ci fosse stato da attendere ancora Giovanni si sarebbe trovato in un bel pasticcio, la sua predicazione sull’imminente arrivo del Messia (già la scure è posta alla radice dell’albero che non porta frutto) dove sarebbe finita? La speranza del popolo sarebbe potuta decadere.
“Sei proprio tu?” è la semplice domanda che i discepoli rivolgono al Signore ma che è piena di tante aspettative. Abbiamo speso invano la nostra vita? Valgono la pena tutti i sacrifici vissuti?
Gesù non risponde direttamente, oserei dire che parla in codice. Dice di riferire a Giovanni, né più né meno di quello che gli stessi discepoli possono attestare. Che fatti prodigiosi! Si aprono chi occhi dei ciechi, si rinforzano le gambe degli zoppi, si dischiudono gli orecchi dei sordi, i morti tornano a vivere e la Buona Notizia è annunciata. La Buona Notizia è proprio questa, Dio si è fatto presente in mezzo al suo popolo.
I discepoli tornano da Giovanni con questa risposta, chissà come avrà accolto questa bella notizia, certamente pieno di gioia per aver portato a termine la sua missione, già può andarsene in pace.
Gesù, dal canto suo, ringrazia Giovanni, la sua testimonianza, la sua perseveranza. Davvero non ha pronunciato parole al vento ma ha parlato come un profeta qual egli era. Giovanni è colui che doveva preparare il popolo ad accogliere il Salvatore, è colui che ha preparato l’arrivo del Figlio di Dio.
A noi che ci dice tutto questo? Siamo a metà del commino di Avvento, ci possiamo domandare:
- Come sto preparando l’arrivo di Gesù nella mia vita, nella mia storia?
- Sono capace di mettere la mia missione nelle mani di Dio? Conosco la mia missione?
Non credo che ci siano persone che si ritengano più grandi del Battista, ma Gesù ci da questa certezza, il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di Giovanni.
Allora cerchiamo di entrare con forza nel regno dei cieli, diciamo anche noi il nostro sì a Dio e lasciamolo entrare nella nostra vita.
Buon cammino! La meta è vicina, il Signore è in arrivo!
Padre Antonio Messeri
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 8 dicembre 2022