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RIFLESSIONI SUL VANGELO DELLA DOMENICA – Da acqua a vino nuovo
Le nozze di Cana di Giotto
BARBERINO DI MUGELLO – I sacerdoti del Vicariato del Mugello, a turno, propongono una riflessione tratta dalle letture della Messa domenicale. Oggi è la volta di don Francesco Stortini, vicario parrocchiale di Barberino di Mugello.
Carissimi lettori del Filo, il vangelo di questa seconda domenica del Tempo Ordinario è tratto dall’evangelista Giovanni. In questo brano, Giovanni, ci racconta il primo miracolo o meglio il primo segno, che inaugura la vita pubblica di Gesù: ovvero il miracolo di Cana, l’acqua mutata in vino.
Gesù viene invitato con i suoi discepoli ad un matrimonio. A questa festa, dice l’evangelista, era presente anche Maria, la madre di Gesù. Durante la festa accade un fatto assai spiacevole: termina il vino. Allora Maria chiede a Gesù di intervenire, ed egli quasi forzato dalla madre, compie il suo primo miracolo. Gesù chiede a dei servi di riempire con acqua delle grandi giare e come sappiamo l’acqua si muta in vino, dice la scrittura: in buon vino.
Questo vangelo parla di noi, la festa di matrimonio rappresenta la nostra vita, il vino è simbolo della gioia e dell’abbondanza: Allegria del cuore e gioia dell’anima è il vino bevuto a tempo e a misura (Sir 31,28). Tante volte nella nostra vita termina il vino, termina la gioia, entriamo in uno sconforto, ci sentiamo abbandonati e devastati, non ci resta che dire: la festa è finita!
Questo vangelo ci dice un’altra cosa, che Gesù viene alla nostra festa e con lui c’è anche Maria. Maria fa da intermediaria, si accorge che non abbiamo più vino e ci dice: Qualsiasi cosa vi dica, fatela! Maria ci porta alla fede, ci invita a ascoltare la parola e a metterla in pratica. Gesù oggi ci chiede di riempire le giare perché poi lui farà il resto. Riempire le giare significa credere e dare una seconda possibilità ad una relazione, affidare a Dio un figlio o una persona cara, continuare con fatica il proprio lavoro anche quando sembra che non porti frutto ecc… ognuno ha le proprie giare da riempire e il resto lo farà Gesù.
Dice la prima lettura: Nessuno ti chiamerà più Abbandonata, né la tua terra sarà più detta Devastata, ma sarai chiamata Mia Gioia e la tua terra Sposata, perché il Signore troverà in te la sua delizia e la tua terra avrà uno sposo.
Oggi questa parola ci testimonia, che Gesù ha il potere di cambiare la nostra acqua, in vino nuovo.
Buona domenica
Don Francesco Stortini
Vicario parrocchiale di Barberino di Mugello
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 19 Gennaio 2025
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