VICCHIO – Si mobilitano i 15 lavoratori della Sabo Ammortizzatori di Vicchio (Fi), società del gruppo Roberto Nuti Spa di Castel Guelfo (Bologna) per cui produce ammortizzatori e molle ad aria.
Il 27 maggio hanno effettuato 2 ore di sciopero e ieri, in assemblea con la Fiom e la Rsu, hanno validato un pacchetto di ulteriori 8 ore di sciopero da tenersi nei prossimi giorni.
Motivo della protesta è la preoccupazione per la totale assenza di risposte sul futuro da parte della direzione aziendale.
Nel dicembre 2023 Sabo ha annunciato la cessione del Gruppo Roberto Nuti Spa a una multinazionale indiana, la TVS Mobility Private Limited. Durante il primo e unico incontro avuto con la Nuti, a fine gennaio 2024, la direzione aveva comunicato che il closing dell’operazione di cessione sarebbe avvenuto entro fine marzo.
Da allora abbiamo più volte chiesto alla cedente rassicurazioni rispetto al mantenimento dei siti produttivi e, a operazione conclusa, di avere un incontro con la nuova proprietà.
Purtroppo da allora, nonostante le nostre ripetute richieste di aggiornamento, la Roberto Nuti Spa non ha mai risposto alle legittime domande di chiarimento sul futuro dell’azienda.
Non possiamo più aspettare: i lavoratori hanno il diritto di sapere perciò andremo avanti con la mobilitazione.
Se l’azienda non convocherà un tavolo di confronto e di aggiornamento, non mancheremo di coinvolgere tutti i livelli istituzionali per denunciare quanto sta avvenendo in Sabo.
Fonte: Fiom Cgil
“Esprimo massima solidarietà e vicinanza ai lavoratori dell’azienda Sabo di Vicchio, attualmente in stato di agitazione – ha commentato il sindaco di Vicchio Filippo Carlà Campa -. Sto seguendo la vicenda in stretto contatto con i sindacati e l’Amministrazione comunale si mette a disposizione per aprire un confronto con la direzione aziendale e la proprietà, ricorrendo, se necessario, all’attivazione di un tavolo crisi con Città Metropolitana di Firenze e Regione Toscana.”
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 6 giugno 2024