San Godenzo escluso dallo Stato di Emergenza. Piani: “Spero in un errore”
ALTO MUGELLO – Nella serata di giovedì 25 Maggio il Governo ha esteso lo stato di emergenza nazionale all’Alto Mugello (qui l’articolo) e i sindaci di Firenzuola, Marradi e Palazzuolo sul Senio si dicono in parte sollevati per uno sviluppo che attendevano e in cui speravano. Il sindaco di Firenzuola, Giampaolo Buti, sottolinea ad esempio che con le prime risorse messe a disposizione saranno coperti almeno i costi degli interventi di somma urgenza. Mentre Moschetti, sindaco di Palazzuolo sul Senio, sottolinea come si trattasse della “cosa giusta da fare”, peraltro annunciata loro da alcuni giorni. Anche Tommaso Triberti, sindaco di Marradi, si dice sollevato, e sottolinea come i lavori in somma urgenza siano già stati avviati e come presto ne partiranno altri.
Rimane però una questione fondamentale, quella dell’esclusione di San Godenzo, compreso nello stato di emergenza regionale e non in quello nazionale. In merito alla quale il sindaco, Emanuele Piani, si dice sorpreso. “E’ vero – afferma – che rispetto ad altri comuni dell’Alto Mugello abbiamo avuto meno danni, però si registrano comunque diverse frane, almeno otto. E non abbiamo ancora potuto esplorare le strade bianche che abbiamo all’interno del Parco Nazionale”.
E fa il punto della situazione: “Quelle più preoccupanti sono sulla statale, la 67, e poi sulla provinciale 9 Ter. San Godenzo, alla pari di Marradi, Palazzuolo e Firenzuola ha dei territori sul versante rimagnolo. Sono due arterie importanti: il collegamento tra Firenze e Forlì; e sulla statale ci sono tre cedimenti per i quali Anas sta già intervenendo ma che ci fanno stare con il fiato sospeso. Poi – aggiunge – abbiamo frane su strade comunali e vicinali ad uso pubblico, cedimenti strutturali su strade di collegamento dei poderi. Anche se non ci sono abitanti isolati abbiamo parti di poderi isolati. Il presidente Giani è sempre stato informato e ha sempre parlato anche di noi”.
Racconta ancora Piani: “La protezione civile nazionale aveva fissato con noi per fare un sopralluogo ieri mattina (giovedì 25 ndr) alle 9.00, ma il giorno prima ci ha chiamato per disdire. Li ho voluti comunque incontrare e sono andato io da loro. Sembrava tutto chiaro ma evidentemente c’è stato qualcosa che non ha funzionato” E conclude: “Spero in un errore, spero che non si siano dimenticati di noi”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 26 Maggio 2023