San Piero a Sieve, il Centro Commerciale naturale per un paese più vivo

da sinistra verso destra: Marco Lavacchini (Abbigliamento Lavacchini); Claudia Bolognesi (Twin Bar); Sara Tommasi (Salsamenteria); Matteo Gori (Icché c’è c’è ). Alle spalle Villa Adami, sede del CCN De’ Medici.
MUGELLO – In Mugello è nata una nuova rete di promozione: è la rete dei Centri Commerciali Naturali. Sono dieci, ognuno con le proprie caratteristiche. E merita conoscerli ad uno ad uno. Iniziamo così questo viaggio, partendo da San Piero a Sieve, ovvero dal CCN nato più di recente.
“Sì -nota il suo presidente, Marco Lavacchini, titolare di un noto negozio di abbigliamento-, nel dicembre scorso, in occasione dell’evento di Confesercenti a Firenze, il Trippa Day, siamo stati premiati come il più giovane centro commerciale naturale della provincia di Firenze: eravamo nati da pochi giorni, a fine novembre”.
Lavacchini racconta: “Il nostro Centro Commerciale Naturale nasce per impulso dei rappresentanti sindacali di Confesercenti che hanno caldeggiato questa iniziativa. Mirata a valorizzare il tessuto locale, cosa ancor più necessaria in un periodo difficile come questo. Del resto il nostro paese aveva visto un indebolimento del tessuto commerciale locale, ed era importante trovare i modi per incentivare l’acquisto in loco anziché far confluire tutti -tendenza che si è avuta negli ultimi venti anni- all’interno degli outlet e dei grandi centri commerciali collocati fuori dai paesi. Con la prospettiva di spopolare e impoverire i centri storici, che spesso, dopo la chiusura, sono spesso ambiti deserti”.
Per questo l’idea del Centro Commerciale Naturale a San Piero è stata accolta con favore e con molte aspettative: “Attualmente -dice Lavacchini- raggruppiamo più di venti attività, dalla ristorazione ai negozi al dettaglio e hanno aderito anche i due supermercati locali, oltre alle piccole botteghe di vicinato. Che si sono dimostrate essenziali nel periodo del lockdown e meglio tutti abbiamo potuto capire la loro importanza come servizio essenziale alla comunità locale”.
Promuovere il centro, ma come? “Anzitutto con eventi finalizzati a valorizzare i prodotti locali e che nello stesso tempo possano avere un’attrattiva verso tutte le realtà del paese. Pensiamo ad esempio ad iniziative del commercio di food and beverage, e bar e ristoranti con menu a tema, eventi in grado che riportino vita nell’abitato anche nelle fasce serali. Purtroppo quest’estate a causa della pandemia non abbiamo potuto mettere in opera i nostri programmi per riportare più vita all’interno dell’abitato che, ripeto, la sera tende a spegnersi, con il rischio di diventare un paese dormitorio”.
Il CCN sanpierino ha altre buone idee: “Vogliamo valorizzare la Via degli Dei, anche sul piano commerciale -dice Lavacchini-: l’obiettivo è quello di far scoprire ai viandanti le bellezze artistiche, naturalistiche, gastronomiche di San Piero e del Mugello, e invogliarli a tornare, a fare una sosta più lunga”.
Ancora: “Vorremmo migliorare gli spazi e la viabilità del paese. C’è un progetto del comune per una riformulazione del traffico lungo la via provinciale, e già sono state create le rotonde per rallentare la percorrenza e rendere più vivibile il paese. Inoltre, con la Pro Loco e il Comune, vogliamo far diventare San Piero la città delle statue, attraverso la ricollocazione delle opere lasciate nel corso degli anni dal Simposio di scultura, creando un percorso che dalla Stazione fino al parco Antonio Berti attraversi tutto l’abitato che riporti le persone in paese. E quando sarà possibile vorremmo promuovere una serata musicale all’interno dell’abitato, incentrata sulle famiglie, e riportando il liscio in piazza, con’offerta gastronomica da parte delle attività commerciali”.
Lavacchini lo sottolinea: “Con l’Amministrazione comunale, Pro Loco, davvero c’è un rapporto forte di collaborazione, che speriamo prosegua e cresca ancora: ci sono buoni segnali e ne siamo felici, perché solo facendo rete tra noi, prima tra i commercianti e poi con altri soggetti che condividono l’obiettivo di valorizzare San Piero, solo unendo le diverse capacità e le forze, potremo fare cose buone in grado di migliorare l’offerta del nostro paese”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 20 Agosto 2020
I commercianti sono come i cacciatori che affermano di amare gli animali che allevano e poi gli sparano… Così i bottegai dicono di amare il paese, sollecitano le amministrazioni ad aiutarli, per il bene del paese, si intende, insomma agiscono per rallegrare e migliorare l’esistenza di noi compaesani.
Comunque non affannatevi, non vi date troppo pensiero, molti di noi sono già felici così.