Senza stipendio da sei mesi. I dipendenti di G Costruzioni si licenziano e protestano
BARBERINO DI MUGELLO – Si sono dimessi tutti tranne uno i quaranta lavoratori della G Costruzioni che opera, in appalto per conto di Pavimental, al completamento della terza corsia della A1 da Barberino, dove ha sede il campo base, ad Incisa.
“Non ce la facevano più ad andare avanti senza riscuotere da novembre scorso – spiega Stefano Tesi, della Filca-Cisl Firenze, che conta il maggior numero di iscritti tra i lavoratori del cantiere -. Parliamo oltretutto di lavoratori trasfertisti, che quindi sono costretti a vivere a centinaia di chilometri da casa. Per questo hanno preferito licenziarsi e chiedere la Naspi. È una situazione assurda e inaccettabile. Abbiamo tentato in tutti i modi di trovare una soluzione con l’azienda, ma senza avere alcun riscontro costruttivo. Per questo abbiamo deciso, assieme ai lavoratori, di avviare le azioni legali previste dalla legge in questi casi, per consentire a queste persone di vedersi riconosciuto il salario per il proprio lavoro”.
A sostegno dei lavoratori che hanno dovuto rinunciare al loro lavori si è schierato anche il gruppo consiliare di Barberino di Rifondazione Comunista che, a nome suo e di tutta la sinistra barberinese, esprime solidarietà ai lavoratori della G. COSTRUZIONI oggi, venerdì 11 maggio, in presidio al cantiere autostrade in località Cornocchio per denunciare la loro situazione.
“La tematica degli appalti pubblici – scrivono in una nota dal gruppo consiliare di Rifondazione – si rivela ancora una volta, soprattutto in edilizia, una giungla nella quale a farne le spese sono soprattutto i lavoratori, per questo è necessaria più che mai una risposta unitaria della politica e della società per far applicare le norme che ci sono a loro tutela”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 11 maggio 2018