Sequestro dell’ex cava di Paterno: 4 indagati, tra cui l’ex sindaco di Vaglia
VAGLIA – E’ scattato il sequestro per l’ex cava di Paterno, soprannominata la terra dei fuochi mugellana, dopo che a novembre 2015 furono citate in tribunale tre persone tra cui due membri della famiglia Ottaviani ed un dipendente della cava. La discarica abusiva avrebbe ricevuto, nel corso degli anni, rifiuti pericolosi tra cui fanghi di conceria, pneumatici e, addirittura, scarti della Rosignano Solvay. È partito, quindi, un avviso di garanzia per l’ex sindaco di Vaglia Fabio Pieri, i proprietari dell’area Lanciotto e Tullia Ottaviani ed un ex tecnico responsabile dell’ufficio lavori pubblici del comune. L’ipotesi di reato è omessa bonifica, gestione di discarica abusiva, omissione d’atti di ufficio e abuso d’ufficio. Il pm Luigi Bocciolini ha deciso di procedere per il sequestro disponendo l’ex discarica come corpo del reato da acquisire al processo per motivi probatori e impedire ai proprietari di alterare il luogo prima del processo togliendo loro il possesso di quest’ultima. Secondo le indagini la ditta “Commerciale Vaglia” avrebbe acquistato i rifiuti da aziende quali la Solvay Chimica e la Ecoespanso per la produzione di calce e, dopo il fallimento di diversi esperimenti produttivi, avrebbe accumulato gli scarti pericolosi senza poi smaltirli. Inoltre, sempre secondo la procura, ci sarebbe anche una responsabilità da parte degli amministratori in quanto il sindaco in carica negli anni 2004-2014, Fabio Pieri sembra “non abbia provveduto, in sostituzione di Lancillotto Ottaviani, alla bonifica dell’area”.
Irene De Vito
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 6 aprile 2016
Sbaglio o manca un nome ?