“Si chiude la scuola media di sabato?” Il collegio dei docenti risponde no alla proposta del sindaco
“Chiudete la scuola il sabato, così il comune risparmierà nel trasporto scolastico, luce e riscaldamento”. Lo ha proposto alla scuola media “Giovanni della Casa” di Borgo San Lorenzo il sindaco Paolo Omoboni. Ma il collegio dei docenti dell’Istituto ha detto di no, all’unanimità.
Il tema della “settimana corta” nella scuola media borghigiana è in agenda da tempo, tanto che anche una classe, la III B, di recente ha promosso e realizzato un’ampia inchiesta sull’argomento, i cui risultati abbiamo pubblicato ieri sul nostro giornale.
Ma una lettera, arrivata a fine marzo, inviata dal sindaco di Borgo San Lorenzo, ha accelerato il dibattito e le decisioni
Omoboni ha motivato la richiesta con motivi economici: “Questra Amministrazione sta procedendo, in fase di predisposizione del bilancio 2015, ad un’attenta revisione e razionalizzazione delle modalità di gestione e di erogazione dei servizi, con l’obiettivo, non semplice e scontato, di mantenere i livelli di quelli attualmente erogati”. E continua:”Sul versante scolastico le utenze, il trasporto e la mensa sono voci di spesa importanti. Solo ed esclusivamente in ragione delle azioni di forte contenimento della spesa cui siamo chiamati, scrivo la presente per porre alla vostra attenzione su come l’articolazione settimanale dell’orario scolastico su sei giorni, in vigore presso codesto Istituto, incida sensibilmente sulla spesa generale per i servizi scolastici resi da questa Amministrazione. In particolare ci riferiamo alle spese relative al trasporto scolastico che siamo chiamati a garantire anche nel giorno di sabato, su tutto il territorio comunale, a fronte di un limitato utilizzo del servizio da parte del già esiguo numero di iscritti (26% degli iscritti totali). Non meno importante sarebbe poi il risparmio rispetto alle spese per le utenze (luce e riscaldamento) nel caso di concentrazione delle attività scolastiche su cinque giorni settimanali”.
E lancia così l’idea della settimana corta, ventilando, in caso di mantenimento dello status quo, che il comune potrebbe ridurre i servizi o aumentare le tariffe. “Con l’obiettivo di impiegare al meglio le risorse disponibili, contenere i costi dei servizi scolastici, evitando, se la situazione attuale restasse immutata, il probabile ricorso alla loro riduzione o ad un aumento selettivo dei costi per l’utenza, siamo a chiedervi, evidentemente cosapevoli della vostra più totale autonomia decisionale in tal senso, di considerare l’articolazione settimanale su cinque giorni dell’orario scolastico per il prossimo anno 2015-2016.”
Ma il collegio dei docenti, proprio l’altro ieri riunito in seduta straordinaria, ha risposto picche, e – riportiamo testualmente il documento- “dopo essersi ritrovato nelle settimane scorse per discutere in merito alla lettera da parte del Comune di Borgo San Lorenzo, lettera datata 27 marzo, sulla questione relativa all’orario per l’anno rileva quanto segue:
- le scelte circa l’articolazione dell’offerta formativa così sostanziose non possono essere prese al termine dell’anno scolastico, ma discusse nei primi mesi di scuola ed organizzate con tempi distesi;
- ai genitori è già stata presentata l’offerta formativa per l’a.s. 2015-’16 e sulla base di questa essi hanno preso una decisione per i loro figli ( tempo pieno/tempo ordinario, lingua spagnola/lingua tedesca);
- abbiamo novità sul piano didattico proprio per il prossimo anno, come l’offerta della seconda lingua comunitaria, il tedesco, concordato già con l’USP e già questa novità porterà notevole impegni nell’organizzazione oraria;
- anche la presenza delle due sezioni a tempo prolungato (6 classi che rimangono a scuola per 36 ore settimanali) impegna la scuola in orari diversi e difficilmente programmabili in un così breve periodo rispetto alla settimana corta. Quella del tempo prolungato è un’offerta didattica qualificata, nella quale crediamo molto e che risponde a richieste di una parte dell’utenza. Il passaggio ad un’articolazione oraria su 5 giorni invece che su 6 imporrebbe di trovare una soluzione specifica per questo Ordinamento.
- la scansione oraria con 6 unità orarie di seguito nell’arco della mattinata, che giocoforza ci troveremmo ad adottare, appare più pesante per i ragazzi. Inoltre si tratterebbe probabilmente di rivedere gli orari di ingresso e di uscita (anticipando gli uni e posticipando gli altri): il che comporterebbe per gli alunni che abitano nelle frazioni del nostro grande territorio comunale un aggravio della loro giornata scolastica.
Tutto questo necessita di una riflessione complessa da parte del Collegio docenti che si riserva di esprimere in tempi più distesi e opportuni una valutazione più elaborata e completa nella piena e ferma consapevolezza che la scuola è un servizio per la Comunità, se non il primo dei servizi.
In considerazione di quanto sopra,con una votazione all’unanimità,
il Collegio Docenti della Scuola Secondaria di primo grado “Giovanni della Casa” di Borgo S. Lorenzo delibera di:
- non accogliere la proposta di articolare l’orario scolastico su 5 giorni per il prossimo anno scolastico 2015/2016;
- riaprire la discussione nel corso di uno dei prossimi collegi, anche al fine di individuare per gli anni scolastici successivi opzioni orarie alternative a quella attualmente in vigore.
Omoboni infine, nella parte conclusiva della lettera, faceva un’altra notazione: “Considerando anche la prospettiva della costituzione dell’istituto comprensivo per l’a.s. 2016-2017, si tratterebbe di fatto di anticipare l’organizzazione che comunque dovrà prendere corpo per l’a.s. 2016-2017”.
Ma anche su questo il collegio dei docenti ribatte in modo piuttosto deciso: “Inoltre –scrive l’organo scolastico- nella parte conclusiva della lettera di cui sopra si allude ad un automatismo secondo cui il passaggio ad un’articolazione su 5 giorni avverrà per forza con la costituzione dell’Istituto Comprensivo dall’a.s. 2016-17. Il Collegio rileva che la questione sembra essere ancora aperta e fa notare come esistano Istituti che comprendono plessi che fanno la settimana “corta” e plessi che fanno la settimana “lunga”, anche in base all’ordine di scuola. Non pare il caso di anticipare oggi soluzioni che verranno prese in autonomia e a tempo debito dagli organismi della Scuola”.
FOTO: 1) dal sito www.borgodeibambini.it 2) dal sito www.gonews.it
© Il filo, Idee e notizie dal Mugello, 30 aprile 2015
Come mamma sono d’accordo sul sabato a casa quasi tutti i comuni limitrofi adottano il sabato a casa!!L’inizio sarò complesso ma come tutte le cose ci si ABITUA quando si risparmia in tempo di Magra facciamo uno sforzo genitori e figli..