Si sbloccano le liste d’attesa per l’ingresso degli anziani in RSA
MUGELLO – Di recente un Comitato di familiari di anziani ospiti al Villaggio San Francesco aveva sollevato il problema: le liste d’attesa per l’ingresso, con la quota sanitaria a carico dell’ASL, di anziani nelle case di riposo mugellane erano bloccate. In pratica da tutto il 2024, e questo creava gravissimi disagi alle famiglie, costrette a pagare quote di 3000 euro mensili.
Cgil e Cisl avevano dunque chiesto un incontro alla Società della Salute, per far chiarezza e per spingere verso una soluzione positiva.
E la Società della Salute, stamani, 3 ottobre, con il suo presidente Leonardo Romagnoli e il suo direttore Marco Brintazzoli ha portato ai sindacati una buona notizia: “E’ stato possibile riprogrammare il budget – spiega il direttore della SdS Marco Brintazzoli – indirizzando nuove risorse, intorno ai 200 mila euro, per le quote sanitarie. Si è già iniziato a chiamare le famiglia, per i nuovi ingressi, e da qui a metà novembre scorreremo la graduatoria per riportarla a un livello ordinario come era in passato. In tutto sono previsti tra i venti e i trenta nuovi ingressi: non si azzera la lista ma la si riporta a una durata e a una consistenza numerica in linea con quelli che erano i tempi di attesa fino all’anno scorso”.
I sindacati si sono dichiarati soddisfatti ma hanno chiesto di calendarizzare incontri per affrontare in modo più complessivo il tema della non autosufficienza e dei servizi sul territorio mugellano, anche per poter dare un loro contributo e confrontarsi su soluzioni e prospettive. In particolare hanno richiesto l’invio dei dati relativi al monitoraggio del piano operativo aziendale, una serie di informazioni sui budget, per avere una fotografia generale degli interventi e una visione ampia dei varia servizi.
Il direttore Brintazzoli è soddisfatto: “Per quanto riguarda il tema delle liste d’attesa per il 2024 il problema è risolto, il 2025 lo affronteremo quando sarà il momento.”
E per il futuro dice: “Vi sarà la necessità di pensare a risposte diverse da quelle immaginate fino ad ora non solo sulla tipologia ma sui budget da assegnare. Attualmente in Mugello abbiamo 500 persone in assistenza domiciliare, e credo che in futuro tra residenziale e domiciliare cambierà qualcosa, ovvero potrebbe crescere il peso del residenziale rispetto al domiciliare. La risposta per gli anziani non è solo la Rsa, ma anche di potenziare i servizi domiciliari. Bisogna dunque avere liste di ingresso accettabili, ma occorre anche raggiungere gli anziani che vogliono rimanere a casa loro, perché ci stanno meglio, e finche è possibile, in base alle condizioni di salute e alla rete sociale sulla quale poter contare, vorremmo che rimanessero lì”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 3 ottobre 2024