“Siamo la discontinuità”: intervista a Luca Ferruzzi, capolista della Lega a Borgo
BORGO SAN LORENZO – Giusto dare spazio e voce anche alle liste che non partecipano direttamente ai dibattiti elettorali tra candidati. Nel caso di Borgo San Lorenzo c’è il sindaco Omoboni (Pd) che è sostenuto da due liste civiche, “Cambiamenti” e “Città Aperta”, e c’è Luca Margheri (Cambiamo insieme) sostenuto dalla lista della Lega. A queste tre liste abbiamo rivolto alcune domande. Oggi pubblichiamo l’intervista a Luca Ferruzzi, capolista della Lega a Borgo San Lorenzo.
Quali sono i punti salienti della proposta politica della Lega a Borgo San Lorenzo? La Lega, in Mugello come altrove, si propone come un movimento di grande discontinuità con le logiche di potere che per troppi anni ci hanno “governato”. Noi vogliamo mettere in campo quelle idee e quelle risorse endogene mai compiutamente espresse, sempre tenute sotto-tono e sotto-traccia, ma disponibili ad essere protagoniste di un cambiamento in senso più liberale della società e dell’economia, nel rispetto della tradizione e della cultura locale: in questo senso la proposta politica della Lega diviene complementare e sinergica rispetto a quella dei nostri alleati di coalizione. In contemporanea all’appello di Margheri di alcuni mesi or sono, la Lega rispose con un Manifesto Politico per un Mugello Liberale, basato sul rispetto dell’uomo, della proprietà privata, della famiglia, della fede, delle tradizioni e della cultura locale, che faceva riferimento alla promozione della libera iniziativa, alla crescita ed alla creazione di ricchezza e di lavoro, alla concorrenzialità, al consolidamento della società e della famiglia, allo sviluppo di una società civile coesa, libera e dinamica non più ingessata solo sull’assistenzialismo ma sullo sviluppo socio-economico di tipo solidale. E’ anche sulla base di questi principi, molti dei quali comuni alla lista “Cambiamo Insieme” e a tutti i partiti che quella lista appoggiano, che si è poi sviluppato il programma di coalizione per Margheri Sindaco.
Non avete espresso direttamente un vostro candidato, ma state dando sostegno al candidato di una lista civica, perché? Non può essere sentito come un elemento di debolezza, per un partito che a livello nazionale sembra avere il vento in poppa? Un candidato sindaco espressione della Lega sarebbe stato divisivo in un momento nel quale, invece, è per noi importante far capire alla gente i benefici di un ben definito bipolarismo pluripartitico tra due visioni opposte della vita e della società. Abbiamo cercato, facendo un passo indietro, di non capitalizzare e portare avanti interessi di bottega, ma di metterci a disposizione e collaborare con forze e persone che si rifanno agli stessi ideali di fondo, cercando ciò che ci unisce più che i pochi dettagli che potrebbero dividerci per dare per la prima volta ai borghigiani l’opportunità di un cambiamento reale che in questo caso, e solo in questo, potrebbe essere davvero “epocale”. Questo a noi pare piuttosto un segnale di forza e di disponibilità, e siamo sicuri che la gente lo apprezzerà.
Come sta andando la campagna elettorale per la Lega a Borgo San Lorenzo? Che sensazioni avete? Beh, per la prima volta, più che noi come partito, è proprio la gente, spontaneamente, che fa campagna elettorale e che ci spinge: le manifestazioni di simpatia sono davvero tante, molti capiscono e ci confermano che i cambiamenti, quando avvengono, devono venire dall’interno della nostra società. Non devono venire “accettati”, ma in nuce ci devono già essere. La gente vuole che la Lega contribuisca, da attore principale, a questo rinnovamento e noi saremo ben lieti di contribuire.
Il vostro giudizio sulla giunta uscente è complessivamente negativo. Ma quale è a vostro giudizio l’errore più grave fatto in questi cinque anni da Omoboni? E invece, una cosa buona realizzata? Il giudizio era già scritto da cinque anni, e non poteva essere altrimenti. La Giunta Omoboni, come tutte le giunte targate PD si è limitata a “gestire” contribuendo ad impoverire la società, senza mai alcuna seria levata d’ali, senza dare fiato né prospettive a chi si vuole davvero mettere in gioco per produrre ricchezza e lavoro perché troppo complicato per dei burocrati. Lo scopo di una amministrazione non è solo quello di tassare “a pioggia”, gestire qualche lavoro socialmente utile e assistere i bisognosi: così ci si spenge e basta. Aiuti o incentivi agli imprenditori sono stati men che zero. Una cosa buona realizzata nel campo dell’economia, peraltro di cui rivendico l’iniziativa, sono stati i “matrimoni in villa” che per cinque anni hanno contribuito ad attirare un po’ di quattrini sul territorio e a creare qualche opportunità di lavoro.
Se un elettore sceglie Margheri come sindaco perché dovrebbe votare voi e non la lista dello stesso Margheri? Quali sono gli elementi che vi contraddistinguono? Noi non chiediamo a chi vota Margheri Sindaco di votare Lega ma di dare fiducia a tutta la coalizione che lo appoggia, così come, d’altro canto, chiediamo a chi ci dà col suo voto la fiducia, di darla anche al nostro Sindaco Luca Margheri, sentendosi sicuro che le proposte della Lega, che non sono oltranziste ed estremiste a tutti i costi, ma piuttosto radicali e di buon senso, saranno ben rappresentate ed ascoltate in giunta e in consiglio comunale e verranno concretamente e costruttivamente discusse, valutate, adattate ed implementate, andando a contribuire in modo positivo al nuovo corso che tutti ci auguriamo.
In una giunta Lega-Cambiamo insieme che ruolo intendete giocare? Avete già concordato una suddivisione degli assessorati? Avete individuato già i vostri rappresentanti in un’eventuale giunta? Il ruolo è essenzialmente quello già espresso: la Lega rappresenta una importante realtà in Italia come, siamo sicuri, in Mugello. Le idee della Lega non solo avranno diritto di rappresentanza, ma contribuiranno a concretizzare le azioni di sviluppo e cambiamento che il programma per Margheri Sindaco si prefigge. Sugli assessorati, sebbene idealmente essi dipenderanno, naturalmente, dal peso specifico delle due formazioni sancito dai suffragi, siamo d’accordo col Sindaco che non saremo però particolarmente fiscali, riconoscendo a Margheri il suo ruolo basilare di caposquadra. L’importante è che sappiano bene il loro mestiere, siano professionisti e tecnici ben preparati e d’esperienza, e possano essere così una risorsa e un aiuto per i servizi comunali e mai un fardello.
Infine, che giudizio date sulle proposte delle liste e dei candidati concorrenti? Per le liste che si situano a sinistra non saprei: cosa vorrebbero realmente dire (o fare) che non sia già stato detto e ridetto in ottanta anni? Per gli altri, e mi riferisco a Forza Italia, Movimento 5 Stelle e Lista per Liga Sindaco il giudizio è sempre positivo quando si dà seguito e ci si mette in gioco per un cambiamento reale: la sostenibilità dell’offerta e dell’azione politica però a mio avviso non può prescindere da un approccio di tipo unitario tra persone che concepiscono il mondo secondo gli stessi principi di tipo liberale, lo dice la storia e la natura stessa delle cose. Dialoghiamo e cerchiamo di fornire, tutti assieme, un modello più appropriato e funzionale per la nostra società.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 20 maggio 2019
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