Super impianto fotovoltaico per la Chi-Ma, che ha superato le difficoltà e ripreso ad assumere
SCARPERIA E SAN PIERO – Mentre il dibattito sulla questione energetica ed ambientale incalza a tutti i livelli, una delle realtà più importanti del nostro territorio ha deciso di fare un passo importante verso un fabbisogno energetico prodotto tramite…il sole. Si tratta della Chi-Ma Florence di Scarperia e San Piero, l’azienda che dopo la gravissima crisi legata al Covid che aveva messo a rischio l’azienda, si è ripresa con ancora più slancio, tanto da fare nuove assunzioni e decidere d’investire per abbattere i crescenti costi energetici affidandosi proprio al sole con un risparmio stimato di almeno 300 mila euro annui per l’azienda mugellana.
“All’inizio, già tre anni fa, pensavamo di collocare l’impianto sulla copertura dello stabilimento – spiega Pietro Chirico, amministratore delegato dell’azienda, al giornale quotidiano La Naione -, ma poi problemi tecnici, con la presenza di troppi camini sul tetto, lo hanno sconsigliato. Ci è stato così proposto di coprire con pannelli fotovoltaici tutti i posti auto nei parcheggi. L’impianto, realizzato in collaborazione con la società Gesco (link qui), è stato installato la ditta Poli C. di Borgo San Lorenzo e di pannelli ne sono stati collocati ben 360, che garantiranno una produzione oraria media di 350 kw. Questo ci consentirà di coprire oltre la metà, per la precisione il 60%, del nostro attuale fabbisogno elettrico.Purtroppo restano, altissimi, i costi del metano, ma sicuramente è importante coprire la metà dei costi dell’elettricità.”.
Un’azienda che contro mille difficoltà è riuscita a tornare ad altissimo livello, puntando a superare i livelli pre covid, grazie anche ad un servizio diffuso tra ristoranti e alberghi in tutta la Toscana e parte dell’Emilia Romagna che gli ha permesso di portare il numero dei dipendenti a tempo indeterminato a centodieci e Chi-Ma, con quaranta stagionali presi solo nel 2022. “Abbiamo assunto, negli ultimi tempi, – spiega Chirico – quaranta dipendenti di origine africana. Sono bravi, lavorano bene. Ma certo questa difficoltà a reperire nuovo personale nei nostri paesi lascia un po’ stupiti, perché non era mai capitato. E non è facile reperire figure specializzate”.
A.P.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 17 luglio 2022