Telecamere all’ingresso dei paesi. Contro il crimine. Finanziato il progetto dell’Unione dei Comuni Mugello
FIRENZE – La Regione Toscana stanzia 1 milione e 522 mila di euro con cui finanziare, per una quota non superiore al 70 per cento, 63 progetti di videosorveglianza per altrettanti Comuni o Unioni di Comuni. Un modo per aumentare la sicurezza in città e nei paesi: un deterrente per ladri, scippatori e malavitosi.
E tra i 63 progetti c’è anche quello presentato per il Mugello -che ha ottenuto 38 mila euro- grazie a un progetto elaborato dal Corpo unico di Polizia municipale del Mugello.
Tre progetti riguardano comuni con più di 100 mila abitanti: c’è l’Unione dei comuni del circondario dell’Empolese Valdelsa, ci sono Prato e Livorno. A ciascuno andranno 80 mila euro.
Altri undici progetti interessano territori che di abitanti ne contano tra 50 e 100 mila: per ognuno 38 mila euro. La graduatoria inizia in questo caso con l’Unione della Valdera e prosegue con l’Unione montana dei comuni del Mugello, Lucca, Pisa, Grosseto, Carrara, Viareggio, Arezzo, Massa, Siena e Pistoia.
Il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, sottolinea come questo “stanziamento importante abbia trovato convergenti Giunta e Consiglio sulla necessità di dare risposte concrete ai centri della Toscana che chiedono sempre maggiore sicurezza”. La videosorveglianza, ricorda, aiuta a scovare chi commette un crimine, ma funziona anche come deterrenza e prevenzione. “L’ordine pubblico e la sicurezza sono esigenze fondamentali – conclude – per organizzare eventi, far circolare i cittadini e promuovere il turismo. La Regione deve però fare ancora di più e io stesso mi impegno insieme all’assessore Vittorio Bugli a produrre una legge che possa incentivare maggiormente la tutela della sicurezza”.
Le telecamere riprenderanno in entrata e in uscita i veicoli sulle principali viabilità di accesso ai centri abitati: per i ladri d’appartamento, così come per i rapinatori di banche, sarà più facile essere beccati.
In tutto saranno 16 postazioni in Mugello, alcune con una, altre con due fotocamere, nei sette comuni uniti nel Corpo di Polizia Locale del Mugello, quindi i comuni di Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo, Scarperia e San Piero, Vicchio, Dicomano, Marradi e Palazzuolo sul Senio. Ciascun distretto di PM potrà registrare le immagini delle proprie postazioni e tutte confluiranno nella centrale operativa unica di Borgo San Lorenzo a disposizione dell’intera struttura di Polizia municipale, nel rispetto della normativa sulla privacy Il progetto prevede inoltre il possibile ampliamento del sistema oltre al collegamento diretto con la compagnia Carabinieri di Borgo San Lorenzo, così da poter essere qualificato come “sistema di videosorveglianza integrata” come definita da specifica circolare ministeriale, cosa che ha consentito la partecipazione al bando regionale per l’erogazione dei contributi.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 28 dicembre 2016
Siamo tutti d’accordo che le telecamere possano rappresentare un deterrente per i malintenzionati e che la videosorveglianza può far catturare i criminali… siamo tutti disposti a perdere un po’ di privacy, un po’ di libertà personale ed essere costantemente seguiti dall’occhio elettronico.
Però allora, pretendiamo il diritto di gridare chi riteniamo causa di questo stato di allarme generale, causa di questo malessere sociale, causa di questa ondata di criminalità che ci ha costretti tutti a queste misure eccezionali per tornare a garantire un po’di sicurezza.
Perché LO SAPPIAMO TUTTI chi è che rappresenta il problema nella sua stragrande maggioranza di colpa.
E allora, smettetela di chiamarle “risorse”, smettetela di imbuonirci con questi discorsi demagogici sulla accoglienza, sulla società multiculturale, sulle patetiche politiche buoniste.
La realtà dura e cruda ci ha colpito tutti, ma ancora abbiamo paura di dichiarare chi sono i responsabili di questo degrado.
Perché nonostante TUTTO, loro sono ancora “protetti”, da istituzioni e politici.