Terapie anticoagulanti, arrivano cambiamenti che non piacciono ai pazienti. E l’USL spiega
MUGELLO – Talvolta basta una piccola modifica nelle procedure per creare disagi e difficoltà nuove. Specialmente se si tratta di settori delicati come quello della sanità. A cambiare, stavolta sono le procedure per le terapie anticoagulanti, con modifiche introdotte daLprimo luglio scorso.
In precedenza infatti il servizio era gestito direttamente dall’ospedale: il paziente che utilizza medicinali anticogulanti effettuava il prelievo, in ospedale o a domicilio, e nella giornata gli arrivava per mail, o la ritirava direttamente in ospedale, una scheda nella quale si prescriveva la “Terapia Anticoagulante Orale (TAO), con l’indicazione del dosaggio giornaliero e la data del prossimo prelievo.
Dal 1 luglio per il monitoraggio della terapia ci si deve rivolgere invece ai Medici di famiglia, con alcune evidenti criticità. Lo aveva evidenziato nei giorni scorsi su Facebook Maurizio Iandelli, di Borgo San Lorenzo. “Questa mattina -aveva scritto- una gentilissima infermiera è venuta da mia mamma 87 anni inferma, in cura con farmaci anticoagulanti da 5 anni, a fare il prelievo di sangue per il controllo INR (si chiama così) che serve a determinare la quantità di Coumadin (farmaco salva vita) da somministrare nei prossimi 15/20 giorni circa. Fino a qui tutto ok. Purtroppo ci ha comunicato (l’infermiera) una cattivissima notizia. La procedura cambia radicalmente. Direte cosa cambia il servizio lo fanno lo stesso. No ecco cosa cambia: attualmente dopo il prelievo, veniva comunicato a noi parenti, tramite e-mail il risultato della analisi e la dose divisa per giorno di medicinale da somministrare, era un ottimo servizio. Mi risulta che di questo servizio nel Mugello ne usufruiscono circa 700 persone, quindi un servizio importante. Dal primo di luglio non sarà più cosi. La nuova procedura prevede l’invio dal laboratorio dell’ospedale solo il risultato dell’analisi tramite sms. Dopo il paziente (o chi per lui nel caso di persone inferme) dovrà recarsi dal proprio medico di base che sarà preposto a stabilire modi e tempi del dosaggio. Si parla vagamente nella comunicazione che ci hanno dato di “ambulatori per la consulenza terapeutica specialistica che POTRANNO essere attivati su specifica richiesta del medico curante”.
Che dire…al peggio non c’è mai fine. Tutta questa operazione nasce dal fatto che il medico che fino ad adesso gestiva l’operatività del laboratorio ospedaliero , va in pensione e non verrà rimpiazzato”. E Iandelli si appellava alle istituzioni locali, per evitare questo peggioramento del servizio.
L’azienda USL poi ha risposto, e parla di “semplificazione del percorso di monitoraggio”, con il “medico di famiglia che diventa figura di riferimento per il piano terapeutico”.
“Dopo la chiusura lo scorso anno dell’ambulatorio per il monitoraggio della terapia anticoagulante orale (TAO) dell’ospedale di Santa Maria Annunziata, l’Azienda prosegue il percorso di riorganizzazione dell’attività di monitoraggio dei pazienti in terapia, con la chiusura dell’ambulatorio dell’ospedale del Mugello. La sospensione dal 1° luglio dell’attività, rientra in un percorso di nuova gestione che coinvolge direttamente il medico di medicina generale come dovunque in Italia sta accadendo sempre più frequentemente e come previsto dalla giunta regionale in Toscana. Con il medico di famiglia, figura di riferimento in questo nuovo percorso che mira a migliorare la gestione della terapia anticoagulante, la presenza dell’ambulatorio all’interno all’ospedale è quindi diventata superflua. Sempre attivo rimane, invece, all’interno dell’ospedale del Mugello, l’ambulatorio TAO di secondo livello per la gestione dei casi più complessi. L’accesso è attivabile dal medico curante e viene gestito su appuntamento, a seconda della problematica o dal medico di laboratorio analisi o dal medico internista o dal cardiologo”.
“Il paziente -spiega ancora l’USL- oggi può ritirare il referto dell’INR – il calcolo che viene utilizzato nel monitoraggio dei pazienti in terapia con i farmaci anticoagulanti orali – già nella mattina in cui è stato effettuato il prelievo presso il proprio distretto e contemporaneamente riceverlo tramite SMS direttamente sul proprio cellulare o farlo ritirare da persona da lui autorizzata. A questo punto il coinvolgimento del medico curante diventa indispensabile perché è a lui che dovrà essere comunicato il risultato e sarà sempre lui a individuare i modi ed i tempi più idonei per formulare la prescrizione del calendario terapeutico. Il personale dirigente del laboratorio di analisi dove il paziente effettua il prelievo, continuerà comunque a comunicare direttamente al medico curante e al paziente i valori che risultino fuori norma perché la presa in carico possa essere tempestiva. Il nuovo modello organizzativo interesserà progressivamente anche gli altri ambulatori presenti sul territorio dell’area fiorentina per uniformare l’organizzazione dell’Ausl Toscana centro”.
Il sindaco del Comune di Borgo San Lorenzo prende atto delle ragioni dell’azienda sanitaria. “Prendiamo positivamente -dice Paolo Omoboni- le spiegazioni dell’Usl sulla chiusura dell’ambulatorio, spiegazioni che noi avevamo sollecitato fin da subito, incontrando l’azienda. Chiediamo in futuro di essere avvisati in anticipo su cambiamenti che hanno impatto importante sui cittadini e non solo a posteriori. E rinnoviamo la nostra volontà di metterci a disposizione e collaborare per il benessere di tutti.
Riteniamo opportuno -conclude Omoboni- che venga avviato un monitoraggio serio e continuativo del servizio, per valutare il funzionamento e l’impatto sui pazienti. Chiediamo un tavolo congiunto per valutare l’esito di tale monitoraggio.”
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 9 luglio 2019