Terremoto in galleria dell’Alta Velocità. Ma è solo un’esercitazione. Le foto ed il video
FIRENZUOLA – Scenario drammatico, quello evocato nella notte tra sabato 13 e domenica 14 aprile all’interno della lunga galleria “dell’Alta Velocità “Firenzuola”, che dalla zona dell’autodromo arriva fino nel territorio firenzuolino. quando un treno Frecciarossa, in transito verso Bologna, deraglia a causa di una deformazione dei binari e un Italo proveniente da Firenze si ferma privo di alimentazione elettrica. Il tutto, nella galleria Firenzuola della linea ad Alta Velocità tra Firenze e Bologna. Uno scenario da incubo, per fortuna solo simulato, messo in scena per testare il meccanismo dei soccorsi e i sistemi di evacuazione in caso di terremoto. E organizzato nel centenario del sisma che colpì il Mugello, nel giugno del 2019.
Così si sono ipotizzati gli effetti di un terremoto di magnitudo 6.2 della scala Richter con epicentro nel Comune di Scarperia e San Piero: un’operazione organizzata e coordinata dalla prefettura di Firenze con le Società del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane (Rfi, Trenitalia, Busitalia) e alla Protezione Civile della Città Metropolitana di Firenze, con il coinvolgimento di Ntv, 118 Firenze, vigili del Fuoco di Firenze, Polfer, Centro Intercomunale Mugello, forze dell’ordine locali, associazioni di volontariato. Alle operazioni hanno preso parte circa 300 persone fra figuranti e volontari.
Gli interventi operativi sono iniziati con l’avviso dell’evento, esteso alla Sala Operativa Nazionale di Rfi che, utilizzando uno specifico software alimentato dai dati forniti dall’Ingv -l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-, determina su quali linee arrestare la circolazione e dove avviare le verifiche preventive sullo stato dell’infrastruttura. Quindi operatori sanitari del 118 Firenze e vigili del fuoco del comando provinciale di Firenze sono entrati nel tunnel con l’ausilio del personale di Rfi per soccorrere i feriti ed evacuare i viaggiatori.
Per l’accesso al treno e l’evacuazione dei viaggiatori è stata utilizzata la discenderia San Giorgio, cioè una delle gallerie di emergenza di cui è dotata la linea Av Firenze-Bologna, mentre i feriti sono stati soccorsi e curati direttamente all’esterno della galleria nel posto medico avanzato, allestito nel corso dell’evento. Ultimo passo dell’esercitazione, i viaggiatori incolumi, una volta censiti ed identificati dalla polizia ferroviaria, sono stati fatti allontanare dalla scena dell’evento con due autobus di Busitalia fatti accorrere sul posto.
Forte è stato l’impegno del volontariato di zona, a cominciare dalle Misericordie e delle Pubbliche Assistenze.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 15 aprile 2019