MUGELLO – Discorso semiserio sull’inefficienza dell’amministrazione pubblica. Un tema ampio, con molte argomentazioni e dati di fatto. Lo spreco di denaro pubblico per installare sulle strade provinciali quei cartelli luminosi informativi inutili. Anni di sperimentazioni che hanno portato ad unico risultato, il niente. La segnalazione e la rabbia dei cittadini che vorrebbero meno promesse e un impiego più accorto del denaro pubblico. Rimuoviamoli!
L’evidenza è che non servono a nulla. Almeno così per come vengono adesso utilizzati. O meglio inutilizzati. I totem informativi stradali, o cartelli luminosi per la segnalazione di criticità viaria, in ogni modo si voglia chiamarli, insomma quelli impiantati dalla ex Provincia di Firenze, oggi Città Metropolitana, ebbene non svolgono alcun servizio utile per la cittadinanza. Inefficienti e costosi. Insostenibili sciocchezze pubbliche.
Prima diamo a Cesare quel che è di Cesare, senza però coinvolgere altre figure, fra sacro e profano, ovvero di attribuire loro scenari che non hanno mai evocato o scritto. Nel senso che, anni fa, all’indomani del subentro nella gestione della rete stradale locale dall’ANAS, mangiatutto, all’allora Provincia di Firenze, in molti, io fra i tanti, si pensò ad una svolta epocale. Ed in effetti è giusto riconoscere che la manutenzione stradale, in senso lato, dagli interventi strutturali allo spalamento della neve, ebbe un’impennata migliorativa. Nessun dubbio, un altro passo operativo rispetto l’elefantiaca destrezza procedurale dell’ente statale.
Poi la politica impose una svolta tecnologica e multimediale, installando nel reticolo viario provinciale questa asfittica cartellonistica, fino a ieri ritenuta all’avanguardia, per dare informazione agli automobilisti. Così una proliferazione di pseudo dolmen d’acciaio, vetro e plastica, costeggiò svincoli, invase rotatorie, marcò gli incroci. Una moderna Stonehenge diffusa, che a differenza dell’originale non è né storica, né bella, né utile. Semmai una cervellotica dimostrazione di un nulla costoso assurto a icona dell’inefficienza.
Da questo spazio informativo, in più riprese, abbiamo dato voce ai cittadini, alle loro segnalazioni e lamentele. Addirittura una trasmissione satirica televisiva se ne era occupata, dando risalto in un servizio giornalistico, snocciolando cifre e responsabilità. Nel contempo strappando la promessa alla Città Metropolitana di mettere a regime, facendoli funzionare con informazioni utili, quei cartelli luminosi. Ad oggi però nessun cambiamento. E chissà se mai assolveranno alla funzione per cui erano stati pensati.
Eppure dopo anni di prove, controprove e sperimentazioni, è dunque giunto il momento di decidere, o si attivano erogando un servizio alla cittadinanza oppure si rimuovono, ripristinando il territorio alla normalità. Una missione di per sé non impossibile, destinata forse a rivelarsi inutile. Il muro di gomma eretto dalla burocrazia, a tutela della propria autoreferenzialità, resiste, resiste, resiste.
Gianni Frilli
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 14 gennaio 2017