Trasporti pubblici mugellani, sempre peggio. E ora nuovi disagi per lo spostamento del capolinea bus

MUGELLO – Ebbene sì, anche Lorenzo il Magnifico doveva sopportare che gli venissero rinfacciate le sue origini mugellane. Un lanaiolo del Mugello anche se è magnifico doveva sopportare. Seicento e rotti anni dopo i Mugellani ancora sopportano. Non c’è verso, noi per i Fiorentini siamo di troppo.

Chi vive una vita da pendolare lo sa bene. La tanto bramata “linea Faentina” è fonte giornaliera di disagi; a partire dal famoso binario di partenza distante un buon miglio dagli altri, i treni che non sono mai a posto, una volta un solo vagone, una volta freddi, una volta caldi e sempre affollati. Ora addirittura sottoposti alla priorità arrogante dei treni ad alta velocità, pago di più e passo quando mi pare.

Per non parlare degli autobus costretti ad un estenuante giro semi turistico nei viali cittadini prima di arrivare al capolinea. E’ notizia recente che dal 30 ottobre gli autobus da e per il Mugello verranno spostati al capolinea di piazzale Montelungo. E come è accaduto per le altre linee extraurbane, spostate alla Leopolda, saranno disagi. Alla Leopolda infatti non ci sono servizi per i passeggeri, biglietteria, bagni, pensiline, informazioni. Solo caldo d’estate e freddo d’inverno.

Piazzale Montelungo sarà diverso? Senza contare che raggiungerlo non è così facile. O rischi di fare la fine del topo attraversando i viali o passi dalla stazione lungo il famigerato binario 18 . Solo che ora ci sono i tornelli e per entrare devi esibire il biglietto del treno. Che senso ha spostare i capolinea di un servizio che aveva tutto, sala di attesa compresa, per una landa che di abbondante ha solo polveri sottili?

I mugellani sono soli, i soliti lanaioli del Mugello che forse puzzano di pecora. Siamo del Contado. Assessori, Presidenti, Consiglieri fatevene una ragione. Non vi ascolta nessuno.

Lucio Cavini
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 8 ottobre 2017