Da “Umberto I” a “Romanelli e Bruschi”, passaggio di testimone tra Fondazioni
BORGO SAN LORENZO – Dopo 120 anni termina a Borgo San Lorenzo la presenza dell'”Umberto I”, ora Fondazione, in passato Orfanotrofio ed Opera Pia.
Era nata infatti nel 1903, su iniziativa della famiglia Pecori Giraldi, con finalità filantropiche di ispirazione cristiana, prima come ospizio per i poveri vecchi, poi con le funzioni di orfanotrofio femminile. La sua sede, fin dalle origini, era in corso Matteotti, un grande stabile, che successivamente aveva ospitato prima l’istituto scolastico Tornabuoni, poi il Chino Chini. Con i proventi la Fondazione continuava a svolgere attività di beneficenza, elargizioni e iniziative a vantaggio dei giovani. Poi la decisione di alienare l’immobile e di sciogliere la Fondazione.
Il seme e le buone opere dell'”Umberto I” non finiranno e avranno comunque una positiva continuazione. Il consiglio della Fondazione – composto dalla contessa Giovanni Bulgarini D’Elci Pecori Giraldi, presidente, e dai consiglieri Maria Grazia Bagiardi, Marta Del Puglia, Aldo Giovannini, Gianfranco Manfriani- ha deciso infatti di devolvere tutto il patrimonio residuo a favore della Fondazione “Romanelli e Bruschi”, Fondazione “sorella” dell’Umberto I, come finalità e anche come vicinanza fisica, visto che è proprietaria, tra l’altro, degli immobili in corso Matteotti del Centro Giovanile.
E ieri, mercoledì, nella sala dell’ex-Incompiuta al Centro Giovanile, si è suggellato questo passaggio, con un pranzo al quale hanno partecipato i consigli direttivi delle due Fondazioni, insieme ai sacerdoti della parrocchia. Era presente, venuta da Milano con la figlia Francesca, anche la contessa Pecori Giraldi. “E’ stato un vero piacere – dice Giovanni Bagiardi, presidente della “Romanelli e Bruschi” – pranzare e confrontarci con la contessa Giovanna, ed è emozionante raccoglierne il testimone, ascoltarne i racconti e soprattutto, spero, assorbirne la passione e l’umiltà con la quale in questi anni, con spirito di servizio verso la nostra comunità, la famiglia Pecori Giraldi ed i vari componenti dei consigli si sono dedicati, tramite l’attività dell’ orfanotrofio. I fondi che arriveranno alla nostra fondazione dall’Umberto I serviranno a continuare i progetti che abbiamo avviato o stiamo per avviare, e per proseguire negli scopi statutari.”
Da parte sua la contessa Giovanna Bulgarini D’Elci Pecori Giraldi ha sottolineato il proprio attaccamento, di suo marito Alvise e di tutta la famiglia alla terra del Mugello: anche la Fondazione è stata un frutto che è stato portato avanti per tanti anni con spirito di servizio, a vantaggio della comunità mugellana.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 2o aprile 2023