“Una continua ed infantile caccia alle streghe”, la risposta di Officina 19 al sindaco di Vicchio
VICCHIO – Il gruppo Officina Vicchio 19 replica alla recente intervista, pubblicata su “Il Filo” (articolo qui), al sindaco di Vicchio Filippo Carlà Campa.
Prima di rispondere alla nostra chiamata in causa (in ottima compagnia, peraltro) nell’intervista al sindaco Carlà Campa, volevamo attendere l’uscita della seconda parte, ma avendo paura che poi diventasse troppo lunga, e che nessuno la leggesse, abbiamo deciso di rompere gli indugi… aspettando il sequel con trepidante attesa.
In realtà non ci sarebbe molto da aggiungere rispetto a quello che andiamo ripetendo dal 2019 e ogni esternazione del sindaco vicchiese ne è la conferma. Una continua e infantile caccia alle streghe, alla demonizzazione degli avversari e al loro ruolo di opposizione che la nostra Costituzione assegna loro.
Nel calderone finiscono tutti, dalle destre mugellane (salvo escludere la consigliera vicchiese Latona e il sindaco di Firenzuola ) a esponenti di sinistra degli altri comuni (il prolisso Romagnoli, dannazione scrivi più semplice Leonardo, e la vecchio stile Bertini, che dovrebbe per il sindaco smettere d’interessarsi di sanità pubblica, via basta con questi retaggi sorpassati!).
Le persone che compongono Officina diventano invece buone solo per l’ennesima panzana riscaldata dell’essere quasi tutte sostenitrici della candidata PD Tai, quando è molto semplice controllare che solo due componenti supportarono l’ex vicesindaca nelle primarie; la genesi della lista toglie il sonno al primo cittadino. Si dia tregua sindaco!
Officina è figlia di un progetto di sinistra , con uno sguardo al futuro e senza mai perdere di vista chi è più in difficoltà. Un progetto che evidentemente non trova l’accordo del primo cittadino, il quale però trova piacevole collaborazione con alcune realtà di centrodestra.
Così ci troviamo di fronte a un flusso di pensieri critici che spaziano dal proprio partito (il PD, le sue correnti e i segretari zonali) alle opposizioni di sinistra.
Perché sì, piuttosto che fare autocritica sui propri errori, dalle fiere ai rapporti con associazioni (ultimo e clamoroso caso, la rottura con la Fondazione Don Milani sulla Marcia di Barbiana che è rimbalzata nei media nazionali, non certo un bello spot per Vicchio) e commercianti fino all’implosione del proprio partito, Carlà Campa preferisce impartire lezioni non richieste a tutti, anche ai propri omologhi limitrofi.
E quindi perché negarsi una bella sparata a caso, senza costrutto e puramente Camp(à)ta in aria, sulla fusione tra Borgo e Vicchio? Mica vorremmo sfigurare rispetto a quella paventata tra Borgo e Scarperia? Oppure è un progetto in essere? C’è qualcosa di concreto? Ne hanno parlato all’interno del Partito Democratico? È una volontà politica? Una volontà del cittadino? Una volontà del sindaco? Perché se è una volontà “istituzionale” allora siamo di fronte a una notizia che la cittadinanza si merita di apprendere in modo più formale e non attraverso un’intervista a 180 gradi (perché un angolo giro comunque non l’ha fatto).
A meno che non ne abbia parlato nei tanto sponsorizzati incontri fatti una volta al mese con l’assessore all’ascolto e la cittadinanza.
E allora via, altro giro di giostra, altra boutade lanciata nel vuoto senza prendere posizione, nascondendosi dietro i “sentiremo, vedremo, parleremo” e i pareri di altri come per la storia dell’eolico.
Ah, perché immaginiamo che la seconda parte dell’intervista verterà anche su quello, giusto? Perché sebbene ormai sappiamo come la pensa sulla questione quasi ogni cittadino del Mugello, per l’appunto non c’è mai stata una dichiarazione netta, se non “sono contro gli assolutisti del sì e del no” (quindi pari e patta), da parte del primo cittadino vicchiese.
Aspettando Godot…
Fonte: Officina Vicchio 19
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 9 Settembre 2021