Una seconda vita per i cani abbandonati grazie a “Sguardo Randagio” ed ai suoi volontari
VICCHIO – Aiutare animali in difficoltà, soprattutto in estate quando qualcuno parte per le vacanze e decide che l’amico a quattro zampe è diventato un peso, è una vera e propria missione. Accudirli, portarli a spasso, dargli amore e comprensione, ma anche un’educazione, quando serve. Ed è di questo che si occupa l’associazione “Sguardo Randagio in memoria di Bristol”, nata da soli tre mesi nel Comune di Vicchio. Abbiamo parlato con Martina Vignini, vicepresidente.
Sei molto giovane, come mai ti sei presa un impegno tanto importante? Sì, ho ventun’anni ma ho sempre avuto una grande passione per i cani e preferisco passare qualche ora con loro che fare altro.
Com’è nato “Sguardo Randagio”? Il progetto nasce dal desiderio di creare un’associazione in Mugello che si occupi nello specifico di cani abbandonati, non voluti o senza padrone, che provengono dalla zona. Cerchiamo di evitare loro il trauma del canile, ospitandoli in casa o nel nostro piccolo rifugio fino all’adozione. In passato sono già esistite associazioni del genere, ma non sempre finalizzate prettamente ad occuparsi di cani del nostro territorio. Per questo abbiamo avvertito il bisogno di creare un’associazione che aiutasse soprattutto i nostri cani ed è nato il nostro gruppo.
E di cosa si occupa, nello specifico? Ospitiamo i cani che non hanno famiglia, li curiamo, vacciniamo, microchippiamo, li portiamo a fare lunghe passeggiate, a socializzare con altri cani, con la collaborazione di educatori di zona, e cerchiamo per loro la famiglia adatta. Siamo scrupolosi nelle adozioni perché vogliamo cani felici in famiglie felici di averli adottati, quindi effettuiamo visite di preaffido, controlli e solo successivamente passiamo all’adozione definitiva. Facciamo firmare e compilare dei moduli per assicurare al cane, che ha già conosciuto la solitudine e l’abbandono, un futuro degno di essere vissuto. A volte aiutiamo con cibo o cure veterinarie cani di famiglie in difficoltà economica.
Di che “tipo” di cani vi occupate? I cani che accogliamo sono nati da cucciolate non desiderate, rimasti “orfani di padrone” e non accolti parenti del defunto, rifiutati perché non adatti alla caccia o alla ricerca del tartufo. Cani che, ad un certo punto, i padroni non riescono più a gestire o diventano “di peso” in seguito alla nascita di un bimbo. Spesso ci contattano le persone stesse che non vogliono più il cane oppure ci vengono fatte segnalazioni da privati. La nostra azione si basa soprattutto sulla ricerca di adozione, ma nel caso in cui il cane manifesti problemi comportamentali, traumi o disagi, ci affidiamo a centri specializzati o a educatori esperti per rendere i cani sereni e gestibili dalla futura famiglia adottante. A volte ci abbandonano anche cani anziani e malati, in tal caso cerchiamo di rendere la loro vita migliore possibile, con cure, tante coccole e attenzioni.
Una curiosità. Da dove nasce questo nome così particolare? E chi è Bristol? Diversi anni fa un noto animalista, durante una conferenza, spiegava quanto si possa capire ed imparare dalla profondità dello sguardo di un randagio. Da qui nasce il nome dell’associazione. Bristol invece era un cagnolino che purtroppo è stato maltrattato. Un animale molto sfortunato che è riuscito ad essere felice solo sei mesi in tutta la sua vita. Abbiamo dedicato l’associazione a lui perché la loro sofferenza è quello che cerchiamo, ogni giorno, di evitare.
Come possiamo aiutarvi? Dobbiamo essere sinceri. Le persone si sono rivelate molto generose con noi. Quando facciamo raccolte di medicinali, cibo o accessori non ci siamo mai potuti lamentare. In ogni caso un sacco di croccantini è sempre bene accetto. Inoltre, i volontari non bastano mai. Vi invitiamo quindi a contattarci al numero indicato nella nostra pagina Facebook per fissare insieme un incontro. Ricordiamo che per i minorenni è obbligatoria la delega dei genitori. Vi aspettiamo!
Irene De Vito
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 10 agosto 2019