Vaglia. Si torna a parlare del recupero del Banti, ma al momento tutto è fermo
A seguito della nota congiunta del Partito Democratico di Sesto Fiorentino, Fiesole e Vaglia, si torna a parlare del recupero dell’ex sanatorio Banti di Pratolino, ormai abbandonato da anni. L’iniziativa, avanzata dalle tre dirigenze locali, aveva proprio lo scopo di portare l’attenzione sulla “questione degli edifici socio-sanitari in stato d’abbandono che insistono sui loro territori” e di chiedere “alle proprie amministrazioni un rinnovato sforzo nel sollecitare la ASL e la Regione Toscana a dare risposte e informazioni”.
Per quanto riguarda il Banti l’ultima ipotesi era quella della conversione in una struttura protetta suddivisa in alloggi per anziani autosufficienti, con tanto di infermieri e centro medico per gestire emergenze o somministrare terapie. Ma su questo il Sindaco Borchi precisa che “quel piano era stato fatto in presenza dell’offerta di un privato, che però non si è concretizzata”.
“Si potrebbe pensare – continua – di realizzarvi sia strutture sanitarie per anziani, sia alloggi per giovani con spazi comuni. Certo, le cifre necessarie sono importanti ma i cittadini vi potrebbero partecipare”.
La sostenibilità di questa ipotesi quindi potrebbe essere attuata con una sorta di “azionariato popolare”, ma al momento parrebbe tutto fermo. Il primo passo dovrebbe essere approvare la variante al Piano Regolatore di Vaglia per permettere un utilizzo della struttura diverso da quello sanitario.
(Fonte: La Nazione)
© Il filo, Idee e notizie dal Mugello, gennaio 2015