Vicchio. Intervista al sindaco Carlà Campa alla fine del suo primo mandato
VICCHIO – Il 2024 si annuncia come un anno importante per Vicchio. Sono svariati, infatti, gli interventi progettati, dalla riqualificazione della piscina e del lago di Montelleri al cantiere, molto atteso, per l’eliminazione del passaggio a livello sulla strada provinciale 551, il principale collegamento con Borgo San Lorenzo e con il resto del Mugello. In questa intervista il sindaco Filippo Carlà Campa fa il punto su quanto fatto in questo suo primo mandato e sulle prospettive per il 2024, con un occhio alle prossime elezioni amministrative, in vista delle quali è stato annunciato un percorso che coinvolge anche la lista, fino ad ora all’opposizione, Officina Vicchio 19 (articolo qui)
Tracciamo un bilancio del 2023, che anno è stato per Vicchio? Cosa ha portato? “E’ stato un anno particolarmente intenso, abbiamo chiuso vari progetti, PNRR e non solo, e nelle prossime settimane vedremo cantieri e lavori, da febbraio quelli per la riqualificazione della piscina e del lago di Montelleri, e poi la costruzione di 10 alloggi Erp (case popolari) e il centro servizi: quasi 5 milioni. E nell’anno appena concluso è stata formalizzata la donazione dell’ex Consorzio culturale San Giovanni, uno spazio che in passato ha svolto una funzione culturale e sociale molto importante per la comunità. Ringrazio pubblicamente la Fondazione Giusto Barbin per questo gesto e come Amministrazione comunale ci siamo impegnati a ridargli nuova vita, sempre con attività rivolte all’aggregazione, alla socialità e promozione della cultura, dai ragazzi in su. Ancora, nell’ultimo Consiglio comunale dell’anno abbiamo approvato il piano attuativo per la riqualificazione dell’area di via Malesci e all’interno di questa previsione urbanistica è prevista la realizzazione di un auditorium, una nuova ampia struttura polifunzionale. Due enormi opportunità”.
La prossima primavera si torna a votare per i Comuni, e lei ha fatto solo un mandato. Proverà la riconferma per il secondo? “Il Pd sta seguendo un percorso politico, un confronto aperto per arrivare a una coalizione progressista. Sono certo che riusciremo a trovare dei punti in comune che tengano conto della sensibilità dei soggetti coinvolti, temi su cui poter costruire una proposta politica larga e un programma amministrativo per i prossimi 5 anni. Io mi riconosco in questo percorso”.
Si chiude un mandato e un’esperienza amministrativa: la cosa di cui va più orgoglioso e quella che avrebbe voluto fare ma che non le è riuscit. “Io credo che questa Amministrazione si sia impegnata con tutta se stessa per rimettere in moto Vicchio. Abbiamo dato una bella messa a punto e credo che il nostro paese abbia oggi tutta un’altra velocità. Ed è stato un lavoro di squadra: sindaco e giunta, responsabili di servizio e uffici comunali, e, per la propria funzione di indirizzo e controllo, il Consiglio comunale. Il periodo del Covid ha rappresentato un momento di forte crisi, ma anche di stimolo per ripensare al meglio per il nostro paese”.
Come giudica la scena politica di Vicchio? “Una realtà viva che ha saputo fornire il proprio punto di vista, il proprio contributo, fuori e dentro il Consiglio comunale. Non mi riferisco solo al Pd e al centrosinistra ma anche ad altre presenze politiche. Un esempio ne è stato il dibattito sull’eolico”.
Come ha lavorato in questi anni con le opposizioni? Dovesse spezzare una lancia in favore di un suo avversario, in favore di chi lo farebbe? “Ringrazio tutti i gruppi consiliari, da quello di maggioranza che ha saputo esprimere posizioni e stimoli per far crescere il dibattito e l’attività amministrativa ai gruppi di minoranza che hanno svolto con determinazione il loro ruolo sollecitando, pungolando, controllando, proponendo. Certo, non sono mancati momenti di confronto acceso e teso, è normale, ma sempre su temi, su visioni, su approcci. Il confronto è sempre positivo. Li ringrazio, credo che siamo cresciuti insieme, la qualità amministrativa è cresciuta e questo fa bene a Vicchio”.
Parliamo di trasporti. Da anni si parla di eliminare il passaggio a livello sulla 551, che causa lunghe code e lunghe attese, che novità ci sono? “Dopo tanti anni siamo riusciti a definire la programmazione dell’intervento, competenza Rfi, che è di grossa entità e di difficoltà strutturali e logistiche molto complesse. Entro la fine del 2025, fore i primi mesi del 2026 potremo percorrere la Sp 551 senza passaggio a livello, senza code e interminabili attese”.
Un cenno a don Milani. Dopo l’anno del centenario si è sviluppata una polemica in merito alla titolarità del suo archivio, cosa ne penserebbe secondo lei il priore di Barbiana? “Siamo disponibili e pronti ad accogliere l’archivio storico adibendo nostre strutture. Credo che la Fondazione abbia tutti i titoli per la tutela e la conservazione di questi beni. Comunque, non entro nella querelle, è una questione tra la Fondazione e i privati che detengono i materiali ed è stato investito il Tribunale per fare chiarezza. Cito don Milani: “Guai se vi diranno: il Priore avrebbe fatto in un altro modo. Non date retta, fateli star zitti, voi dovrete agire come vi suggerirà l’ambiente e l’epoca in cui vivrete”… che esorta al pensiero critico e non a interpretare il suo pensiero”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 24 Gennaio 2024