BORGO SAN LORENZO – Sono impressionanti le foto ed il video (clicca qui) della strada che da Grezzano coduce a Marzano, nei dintorni di Luco di Mugello, distrutta dal maltempo dei giorni scorsi. Qui il terreno che ha ceduto ha portato con sè tutta la sede stradale, come si vede dalle immagini realizzate con un drone.
Gli abitanti hanno lanciato una raccolta fondi online (qui). “Il 14 marzo 2025 – scrivono – è stato un giorno che ha segnato la nostra comunità per sempre. Marzano, una piccola frazione di Borgo San Lorenzo, è stata travolta da una frana che ha portato via le strade, le tubazioni dell’acqua e, insieme, una parte del nostro cuore. La fortuna ha voluto che non ci fossero vittime, ma il danno è enorme. Ora siamo isolati, senza acqua, senza un futuro sicuro davanti a noi”.
La zona, occorre precisarlo, si raggiunge anche dalla statale del Giogo, dalla località Omomorto, attraverso la viabilità che fu realizzata dal Cavet ai tempi dell’Alta velocità ferroviaria.
Continuano i cittadini nella loro petizione:
“Siamo in 26 persone, poche famiglie che da generazioni vivono e lavorano su questa terra. Famiglie che producono olio, foraggi, castagne, che allevano pecore, capre, cavalli e bellissimi alpaca. Siamo legati a questo territorio con il cuore e con le mani, ma oggi siamo in difficoltà, travolti dalla devastazione. Le nostre strade sono crollate, le nostre attività ferme, la nostra vita quotidiana sospesa. Ci manca anche il respiro.
Abbiamo attività storiche, eppure ora siamo chiusi, senza sapere per quanto tempo ancora.
• Il ristorante L’Aia di Martino, che da anni accoglie famiglie e turisti,
• L’agriturismo Podere Badia, che offre ospitalità e bellezza a chi cerca pace,
• L’allevamento di alpaca Alpacabrado, che ha fatto conoscere i nostri amati alpaca a tanti bambini
• Il B&B La Tana dei Ghiri, un rifugio accogliente per chi ama il Mugello,
• E Il Belvedere, un angolo di paradiso dove il panorama racconta la nostra storia.Siamo rimasti senza acqua per le case e per gli animali. Siamo senza strade, senza lavoro, senza speranza. Ma ciò che ci tiene uniti è l’amore per la nostra terra, il nostro spirito di comunità, e la consapevolezza che insieme possiamo ricostruire. Abbiamo bisogno di aiuto, non solo per ripristinare una strada o una tubatura, ma per ridare vita a una comunità che ha sempre lottato, lavorato e amato questa terra.
Non possiamo farcela da soli. Serve una mano, serve il vostro cuore. Non basta una pala e degli stivali, servono mezzi pesanti, materiale per ricostruire, acqua per le case, per gli animali e per gli allevamenti. Servono ore di lavoro con escavatori, cemento, asfalto, ghiaia, sassi… tutto ciò che serve per far ripartire il nostro futuro.
Serve far ripartire la macchina della ricostruzione.
Serve tempo che non abbiamo”
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 17 Marzo 2025
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