2 giugno al Covigliaio tra sport e panorami mozzafiato
FIRENZUOLA – L’area protetta del Sasso di Castro Monte Beni si estende per 799 ettari, è delimitata a Nord dall’abitato di Pietramala, a est a valle della Strada statale n. 65 della Futa; a sud include il paese di Selva e a Ovest si estende oltre Poggio Savena. L’area è anche sito di importanza regionale (SIR n. 36) e al suo interno è inclusa l’Oasi di Protezione di Covigliaio di 623 ettari. Il crinale è formato dal monte del Sasso di Castro (1276 m), dal Monte Rosso, da Monte Freddi (1275 m.) e Monte Beni (1263 m). Il complesso montuoso è caratterizzato dalla presenza di affioramenti ofiolitici, denominati serpentine, che si estendono nell’alto bacino del torrente Savena e si collocano all’interno di una cornice di boschi di latifoglie e parcelle di conifere. La copertura dei boschi è a prevalenza di faggio e di carpino nero, con macchie a rimboschimenti di conifere con al margine prati pascolo. Alle faggete dei versanti settentrionali ed occidentali del Sasso di Castro-Monte Beni si contrappongono i densi rimboschimenti dei versanti orientali di abete americano e abete bianco. Tali rilievi presentano una flora peculiare ed endemica di ambienti ofiolitici, custodiscono popolamenti di Genista radiata, Vescicaria utriculata, piante rare per questa parte di Appennino. L’escursione guidata di 8 km sino alla “Fontana dell’amore” aperta a tutti attraverserà ambienti unici con panorami mazzafiato e la possibilità di vedere Mufloni, Caprioli, Cervi, cinghiali che popolano l’Oasi.
Ed è in questo ambiente che il 2 giugno si terrà lo Sky Trail le Tre Cime (iscrizione su www.wedosport.net) gara competitiva di Km. 21 con dislivello di 1300 mt, con partenza da Covigliaio (850 mt.) che dopo tre km percorre il sentiero che sale al sasso di Castro (1276 mt), sentiero con punti panoramici sul verde della vallata del Santerno ed in prossimità delle sorgenti del fiume stesso. La sensazione di essere in alta quota è vertiginosa e fantastica. La Croce che si staglia sulla vetta consola i concorrenti perchè è la prima cima raggiunta. Quindi si scende per una faggeta e si risale su Monte Rosso (1194 mt). Nei pressi della cima una vista ci porta ad ammirare il Covigliaio e la sottostante vallata. Si prosegue lungo un sentiero che ripido e rapidamente, tra boschi di faggio dove nelle radure fiorisce l’Asfodelo, conduce ai Sasserelli (1047 mt) una naturale terrazza dai cui macigni si vede in lontananza la catena dell’Abetone su cui si staglia Corno alle Scale.
Si entra nella Valle del Savena. Si prosegue alla base di Monte Freddi raggiungendo il piede di Monte Beni (1262 mt.) sulla cui vetta svetta una croce lignea (di recente posa) ed un panorama unico che spazia dal già citato Corno alle Scale, alle valli bolognesi, tutta la vallata di Firenzuola, le Prealpi sino al mare Adriatico. Tra fa faggette e ruscelli siamo alla base dell’ultimo e più impegnativo sentiero, quello che conduce a Monte Oggioli (1292 mt.) E’ la montagna più alta dell’intera vallata, gli ultimi 400 mt, prima della cima battezzata “Mortirolo” con una pendenza di circa il 75% verranno scalati da chi ancora sara in gara. Poi una veloce discesa riporterà i sopravvissuti al Covigliaio.
Giancarlo Grifoni – Tiziana Tattini
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello –18 maggio 2016