60 mila euro per l’Ospedale. La raccolta di “Live Art” è terminata, continua quella di “Core”
BORGO SAN LORENZO – L’abbraccio del Mugello al proprio ospedale è stato davvero grande: in pochi giorni la raccolta fondi promossa da Live Art e dal gruppo “Infermiere e Ostetriche in teatro” e patrocinata dal Comune di Borgo San Lorenzo, dalla Società della Salute e dall’Unione montana ha raccolto quasi sessantamila euro, tutti destinati ad attrezzature per l’ospedale mugellano. E oggi la raccolta si chiude.
“Un risultato inaspettato -dice il sindaco di Borgo San Lorenzo Paolo Omoboni-, un grazie agli organizzatori della raccolta, in particolare Marco Paoli e Barbara Paparusso di Live Art e Paola Bidini e tutti i loro collaboratori. Circa 60mila euro di attrezzature, concordate con la direzione sanitaria, come un ecografo, con una sonda adatta soprattutto per pazienti pediatrici, un ventilatore polmonare e altri dispositivi di sicurezza per gli operatori, per il nostro ospedale sono davvero un sostegno importante in questo momento. Ringrazio di cuore chi ha aderito, associazioni, cittadini imprese, un grazie particolare al Presidente di Confindustria Mugello Valdisieve Mauro Toccafondi per la collaborazione nella raccolta. Questa iniziativa di raccolta fondi si esaurisce mentre resta in piena attività quella organizzata da CORE Onlus Mugello, patrocinata dalla Società della Salute e dall’Unione dei Comuni Mugello”.
La direttrice dell’ospedale del Mugello, dottoressa Claudia Capanni aggiunge: “Voglio ringraziare LIVE ART per essersi fatta promotrice di questa splendida iniziativa che ha mobilitato tante persone, tante realtà imprenditoriali ed associative del Mugello. riuscendo a convogliare tante risorse preziose da investire nel nostro ospedale.
Con i fondi raccolti sono stati ordinati dall’associazione un ventilatore di alta gamma che andrà a rinnovare la dotazione della rianimazione, un ecografo multidisciplinare che potrà essere utilizzato per le diagnostica vascolare, internistica, cardiologica e pediatrica.
Inoltre sono state ordinati facciali filtranti FFP2 che sono stati distribuiti agli operatori per la protezione dal coronavirus”.
“Oltre all’importanza della donazione per gli obiettivi materiali che sono stati raggiunti -conclude la dottoressa Capanni- ritengo che la testimonianza che questa offre di essere disposti a prendersi cura, nel senso utilizzato da Don Milani del termine, di essere partecipi, di non voltarsi dall’altra, parte sia un elemento fondamentale che ci fa apprezzare appieno il contributo che molti hanno voluto dare. Grazie a “Live Art” ai patrocinatori dell’iniziativa, a chi ha aderito all’appello e speriamo presto di poter riaprire le porte dell’ospedale per presentare a tutti gli oggetti della donazione e ringraziare di persona chi si è impegnato perché tutto questo si realizzasse”.
©️ Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 5 aprile 2020