A Barberino i casi di salmonellosi sono stati almeno nove. E i genitori continuano a chiedere più chiarezza
BARBERINO DI MUGELLO – Anche a Barberino di Mugello ci sono stati almeno nove casi di salmonellosi in seguito alla contaminazione alimentare in alcune mense gestite dalla società “Qualità & Servizi”, che alla fine di Settembre ha causato 224 casi di intossicazione tra Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e altri Comuni dell’hinterland fiorentino. Lo si apprende dal verbale dell’incontro tra commissione mensa, amministrazione comunale e azienda “Qualità & servizi”, che si è svolto lo scorso 7 Ottobre nella sala riunioni del municipio di Barberino di Mugello. In questo testo si legge che le rappresentanti delle scuole paritarie “Sarilù” e “Suore serve di Maria” hanno riscontrato: “in totale sei casi comprovati con tampone positivo più tre casi di bambini ricoverati”. Bambini, che si legge, sarabbero poi rientrati a scuola, l’ultimo dei quali proprio il 7 Ottobre. Più in generale nel verbale della riunione, rimasto fino ad ora riservato, si ricostruisce la vicenda della tossinfezione, le indagini e analisi Asl che ne sono seguite e si legge anche che due dipendenti della società sono risultati positivi asintomatici e che, pur non avendo un ruolo a contatto diretto con il cibo, si sono autosospesi in attesa di negativizzazione.
Nel frattempo arriva in redazione un documento da parte del comitato Action Salmonella, che si è costituito proprio in seguito all’intossicazione alimentare che ha colpito le scuole del fiorentino:
Il Comitato Action Salmonella desidera ribadire la propria missione: non siamo qua per fare accuse ma per far sì che quello che è successo ai nostri bambini non possa più ripetersi, non solo nei confronti dei nostri figli ma nei confronti di ogni bambino che mangia e dovrà mangiare ancora nelle mense scolastiche. Abbiamo sempre sottolineato il nostro diritto e quello dei nostri figli, per avere chiarezza, verità e rispetto in merito a questa grave vicenda, tuttavia questi elementi continuano a mancare, anzi, ci rendiamo sempre più conto di quanto sia poco nota e sottovalutata la pericolosità della salmonellosi. A tal proposito, si legge sul sito dell’Istituto Superiore della Sanità che la salmonella di tipo Parathyphi C, quella che hanno contratto i nostri bambini, purtroppo ha un livello di pericolosità crescente con il diminuire dell’età. Per i bambini c’è persino il rischio di morte che riguarda “categorie fragili quali neonati e bambini, anziani, donne in stato di gravidanza, individui immuno-compromessi, o con altre gravi malattie in corso, possono verificarsi complicazioni pericolose per la vita che necessitano cure mediche specifiche o di ricovero in ospedale”. Ricordiamo l’esempio eclatante, di cui avevamo riferito in precedenza, del bimbo di 15 mesi che a causa delle complicanze da salmonella è stato operato d’urgenza. Il quadro contraddittorio che emerge dalle ultime sconcertanti notizie, apprese da Letizia Marchese e Sara Damascena in Commissione consiliare prima e successivamente riconfermate durante la conferenza stampa tenutasi a Sesto Fiorentino lunedì 28 ottobre, evidenzia gravi lacune informative e mancanze nella gestione della tossinfezione da parte degli attori coinvolti. Come comitato genitori, siamo ancora più preoccupati e interdetti di fronte a tali dichiarazioni e rimbalzi di responsabilità. Oggi i Comuni chiedono chiarezza, in quanto accusati indirettamente tramite Q&S, di non essere intervenuti tempestivamente per il contenimento della tossinfezione. Noi genitori chiediamo chiarezza da sempre su questa triste vicenda, anche prima della nascita del Comitato, tuttavia ci veniva risposto solo con il silenzio. Come comitato, abbiamo provato ad avere delle risposte dal Dottor Cianti, Presidente dell’ufficio sicurezza alimentare veterinaria, ma il documento scansionato e protocollato di risposta pervenuto tramite Pec, afferma che “essendo in corso indagini di polizia giudiziaria, al momento non possono essere diffuse informazioni”. L’ASL stessa appare contraddittoria in quanto, il 1 ° ottobre 2024, il servizio mensa fornito da Q&S riprendeva la propria attività (dopo una “auto sospensione di 3 giorni a scopo cautelativo”), proprio perché la ASL “non aveva rilevato anomalie o irregolarità” che richiedessero la sospensione del servizio. Tuttavia, secondo il rapporto reso noto settimana scorsa da ASL Toscana Centro, il fornitore del servizio mensa “Qualità e Servizi” non avrebbe condotto un’analisi adeguata dell’origine della tossinfezione né avrebbe messo in atto misure per contenerla, come la sospensione immediata delle attività e il controllo delle materie prime e dei pasti test. Dal rapporto sono emerse delle anomalie che sono state suddivise nei seguenti 7 punti critici:
a. Il lavaggio di verdure e ortaggi avviene in modo non conforme rispetto alla scheda tecnica del prodotto, senza verificare l’efficacia reale del trattamento.
b. Mancanza di valutazioni nel confezionamento e spedizione dei pasti, incluse: tempi di sosta dei pasti tra produzione e spedizione, uso dei Gelpack nei Polibox, controllo delle temperature durante confezionamento e trasporto. Registrazioni riferite solo a un poli box e sempre allo stesso orario, mentre per altri orari i dati non risultano.
c. Scostamenti continui delle temperature nei frigoriferi, registrati senza interventi da parte dello staff, né valutazioni degli effetti sul tempo di stoccaggio.
d. Azioni preventive sui prodotti non specificate in caso di scostamenti termici rispetto ai limiti consentiti.
e. Mancanza di una verifica sull’incertezza degli strumenti di misura.
f. Assenza di una procedura chiara per il controllo delle temperature nei punti di somministrazione, con misure inadeguate per evitare pasti non conformi alle norme aziendali.
g. “Qualità e Servizi” non ha condotto un’analisi adeguata dell’origine della tossinfezione né ha messo in atto misure per contenerla, come la sospensione immediata delle attività e il controllo delle materie prime e dei pasti test.
Inoltre, durante la commissione, l’azienda ha dichiarato che i 21 operatori sospesi, non lavorano nelle cucine, ma sono addetti alla distribuzione dei pasti nelle scuole e anche loro mangiano gli stessi pasti forniti alle mense scolastiche. Dalla relazione inviata da ASL Toscana Centro a Q&S pare dunque che qualcosa non stia funzionando o non abbia funzionato esattamente come dovrebbe. A fronte di tutte queste contraddizioni il comitato Action Salmonella richiede urgentemente un incontro chiarificatore con tutti gli organi e gli enti coinvolti: Q&S, Comuni, Autorità sanitarie.
Desideriamo rivolgerci a Q&S e facendo riferimento ai valori espressi nel loro codice etico aziendale di trasparenza, tutela della salute e rispetto delle regole etiche, poniamo loro tre domande principali:
1) Avete individuato la causa della tossinfezione? A prescindere dai risultati microbiologici che devono ancora essere comunicati dalla Asl, il vostro sistema di controllo e gestione qualità interno, quale causa ha rilevato nel processo? Che cosa cambierete o quali misure avete adottato per evitare il ripetersi di questa grave situazione?
2) Le non conformità rilevate dalla USL Toscana centro che conseguenze porteranno?
3) Nell’ambito della completa trasparenza, potete rendere pubblici i dati relativi a: quante porzioni contaminate sono uscite, quanti dipendenti sono stati coinvolti e come viene gestito il loro rientro a lavoro?
All’autorità sanitaria chiediamo di chiarire i seguenti punti:
1. Avete capito la causa e l’origine della tossinfezione e se si tratti di contaminazione per via animale o umana?
2. Come mai due uffici ASL sostengono posizioni diverse? Che differenza c’è tra i due uffici e che ruolo hanno in questi casi?
Infine ci rivolgiamo ai Comuni e ai Sindaci:
1. Qual è la posizione dei Comuni in merito a questa triste vicenda, nei confronti della società compartecipata? I comuni sono dalla parte dei cittadini o del loro socio fornitore del servizio?
2. Come intendete gestire il servizio mensa in futuro, considerando anche la grave e diffusa mancanza di fiducia delle famiglie? Siete disponibili a valutare alternative?
Il comitato Action Salmonella rimane aperto a tutti i genitori dei bambini colpiti da questa grave situazione e che si vogliono unire a noi per richiedere ai soggetti responsabili, trasparenza in merito a questa grave vicenda e l’adozione di misure correttive concrete per garantire la sicurezza alimentare nelle mense scolastiche. Ribadiamo che le vere vittime in tutta questa situazione sono i nostri bambini.
Comitato Action Salmonella
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 6 Novembre 2024
Pingback: Il Filo – notizie dal Mugello » Salmonellosi nella mensa di Barberino: Il Centrodestra chiede chiarezza