Agenzia delle Entrate di Borgo chiude? La Cisl chiede incontro ad Omoboni
L’Agenzia delle Entrate dietro il paravento della spending review si appresta a chiudere molti uffici in Italia fra i quali quello di Borgo San Lorenzo (articolo qui). Per questo la Cisl Funzione Pubblica di Firenze e Prato ha chiesto un incontro con il sindaco di Borgo San Lorenzo, Paolo Omoboni, fissato per domani, martedì 17 novembre, alle ore 10,30.
“Ci chiediamo – dice Giuliana Guidoni, della Fp-Cisl – cosa si celi dietro questa operazione che sicuramente non porta nessun risparmio in quanto gli eventuali costi dei fitti passivi delle sedi potrebbero essere annullati chiedendo locali a titolo gratuito ai sindaci. Sicuramente chiudere l’ufficio di Borgo San Lorenzo ha delle conseguenze tangibili immediate e pericolose. Si toglie un presidio di legalità sul territorio, aprendo spazi all’evasione fiscale ed al sommerso, situazioni da combattere secondo i programmi del Governo. Si creano disagi enormi ai cittadini, costretti ad andare a Firenze per poter accedere a tutti i servizi resi dall’Ufficio di Borgo San Lorenzo”.
L’ufficio di Borgo è competente per un territorio molto ampio (1.128 chilometri quadrati) non ben collegato con i mezzi pubblici e con una popolazione di oltre 63 mila abitanti. I comuni interessati sono quelli di Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo, Firenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Senio, Scarperia e San Piero, Vaglia, Vicchio.
Nell’Ufficio di Borgo al momento lavorano 15 persone, compreso il Direttore, che erogano numerosi servizi, come istanze Civis, controlli preventivi, registrazione atti, comunicazione irregolarità, dichiarazioni di successione, controlli 36 ter, rimborsi ii.dd.
Nel solo 2014 sono stati circa 10 mila gli utenti che hanno usufruito dei servizi resi dall’ufficio. “10 mila persone che – dice Guidoni – con la chiusura dell’ufficio, sarebbero costretti a ‘migrare’ a Firenze, con evidenti disagi e aumento di costi e tempo perso”.
(Fonte: Comunicato Stampa CISL FP Firenze e Prato)
In merito alla chiusura dell’agenzia delle entrate di Borgo san Lorenzo, vorrei aggiungere qualche riflessione a quanto aveva anticipato la collega Giuliana.
Spacciare per spending review operazioni di tagli lineari, senza considerare le peculiarità dei territori interessati, sembra essere diventato lo sport preferito di manager superpagati i quali, forse, pensano che ridurre o abolire uffici e servizi importanti per il cittadino sia uguale a Firenze o a Firenzuola.
La politica dei tagli lineari penalizza pesantemente territori come il nostro. Penalizza il cittadino che viene progressivamente privato del diritto ad usufruire di servizi essenziali ragionevolmente accessibili. Penalizza gli enti locali, specie i più piccoli, che non hanno risorse umane ed economiche in grado di sopperire alle decurtazioni subite.
La chiusura dell’Agenzia delle Entrate di Borgo san Lorenzo, non garantisce, come dice Giuliana, un risparmio economico, riduce sicuramente il controllo sulla legalità, costringe gli oltre 60000 residenti nei comuni interessati a spostarsi verso Firenze. Spostarsi all’interno del Mugello e specialmente da e verso l’alto Mugello non è molto agevole, purtroppo anche il viaggio di andata e ritorno per Firenze presenta notoriamente delle problematiche infatti, le ferrovie, considerano la Faentina un troncone poco produttivo e tendono a ridurre il numero dei treni.
Come succede spesso in questi casi, i cittadini possono fare ben poco e il più delle volte vengono a conoscenza dei fatti quando tutto è già stato deciso; al sindacato spetta il compito di tenera alta l’attenzione, ma chi veramente può fare qualcosa è la politica; il sindaco Omoboni si è reso disponibile a venire incontro alle esigenze della Direzione Generale, spetta ora anche agli altri sindaci, se non l’avessero ancora fatto, intervenire in difesa di un importante presidio.
Donatello Bruschi CISL FP
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 16 novembre 2015