Alessandra realizza il suo sogno e vola in A2
BARBERINO DI MUGELLO – Aveva 14 anni, Alessandra, quando ha lasciato la sua casa a Barberino di Mugello per inseguire il suo sogno. Nata in una famiglia in cui la pallavolo è insita nel DNA, ha sempre giocato fino a quando, nel 2010, ad un’età in cui si è ancora bambine e si dovrebbe pensare solo a trucchi e vestiti, è partita con un’amica pallavolista per raggiungere il sogno della serie A. Un grosso cambiamento, quindi, sia per Alessandra Guasti che per la sua famiglia, carica di apprensione per la partenza della loro “bambina” verso Bergamo, ma anche di orgoglio nel vederla avvicinare a grandi passi ad un sogno condiviso. “Il primo anno – ricorda la ragazza – eravamo troppo piccoline per vivere in un appartamento quindi ci mandarono in un convento di suore, poi da l’anno dopo ci siamo trasferite in un appartamento tornando a casa i week end liberi o per Natale”.
Dopo quattro anni alla “Volley Bergamo Foppapedretti” il sogno si avvera: il Forlì chiama ed è finalmente serie A. “Ieri sera abbiamo avuto il ritorno delle semifinali – dice Alessandra – il 20 marzo avremo la finale contro il Sovereto, e lì ci giocheremo il tutto per tutto. Sarà una partita molto tirata, perché abbiamo già giocato contro di loro, e abbiamo perso, ma non eravamo nello spirito giusto, quella volta, perciò dobbiamo ancora dimostrare di cosa siamo capaci”. La grinta di questa giovane promessa traspare da ogni sua parola, è il suo sogno e se lo sta godendo appieno. “A volte penso: ‘cavolo, ce l’ho fatta!’ tanti sacrifici, regole ferree, vivi fuori da casa per anni, hai il coprifuoco e tante limitazioni, come se fossi ancora una ragazzina – racconta ancora – il sabato sera non esiste fare serata, perché domenica si gioca. Ma il risultato che ho ottenuto vale tutti i sacrifici. Adesso lo scopo è la doppietta: Campionato e Coppa Italia”.
Irene De Vito
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 11 febbraio 2016