Associazione Progetto accoglienza ricorda il migrante morto in galleria
MUGELLO – Riceviamo e pubblichiamo, come spunto di riflessione la nota dell’associazione Progetto Accoglienza in memoria del giovane migrante morto in galleria a Vaglia (articolo qui), prima di entrare in Mugello, diretto probabilmente verso nord.
A.Y.A. Tre iniziali non sono un nome. Allora togliamo i puntini e chiamiamolo Aya, il ragazzo di 14 anni, morto nella galleria di Vaglia nel cuore del Mugello. Evoca un nome femminile, ma l’Africa è prima di tutto donna ed “Aya” rappresenta anche una categoria di sfruttati. Aya, il primo migrante morto durante la “traversata” del Mugello.
Era fuggito da Ragusa, è vero, ma prima era fuggito da uno dei tanti pezzi di Africa dove crescono, oltre alla popolazione, solo la guerra, la fame e la desertificazione.
E pensiamo ad Aya che, se si fosse fermato o se qualcuno, incontrandolo, gli si fosse fatto prossimo, sarebbe potuto essere un altro ragazzo di quattordici anni del Mugello, a scuola con i nostri ragazzi, a giocare con loro, un altro ragazzo dei nostri.
Chiediamo scusa ad Aya per non averlo visto, per non averlo incontrato o per esser passati oltre.
Ci sarebbe stato posto anche per lui nel Mugello, in mezzo a noi.
Noi che non ci accorgiamo, nella nostra frenetica e comoda vita che ci sono persone intorno che bussano alle nostre porte o che semplicemente ci passano accanto, ma che noi non vediamo.
Associazione Progetto Accoglienza
(Rubrica Dai Lettori – Lettere e Raccontalo con una foto)
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 22 agosto 2016