Attività da “ricalendarizzare”, tornano i sabato nel tempo prolungato nella scuola media borghigiana. E’ bufera

Un genitore pone in riunione delle domande alla dirigente scolastica Patrizia Nappa
BORGO SAN LORENZO – Un incontro con i genitori di elementari e medie, che avrebbe potuto concludersi solo con il consenso verso il Comune, per aver portato sul tavolo sei milioni di euro di investimenti per i plessi scolastici del Capoluogo (articolo qui), è virato invece da “sole in primavera” a “tempesta e bufera da bollino rosso”.
L’attenzione è stata tutta presa dal dibattito-scontro di babbi e mamme arrabbiate con la preside Patrizia Nappa. “Notizie certamente ottime quelle date dal sindaco – ha detto un genitore – peccato siano state totalmente bruciate da quella della dirigente scolastica che candidamente ci ha fatto sapere di dover ‘ricalendarizzare’ le attività del tempo prolungato, reintroducendo almeno 11-13 sabato a scuola su 33 settimane di didattica. Nonostante un progetto su cui si lavorava da un anno, approvato da tutti, anche dal Consiglio d’Istituto, che li escludeva, dando la giornata libera ai ragazzi. Avevamo certezze, un chiaro prospetto di iniziative che i nostri figli avrebbero dovuto svolgere, con tanto di date; ci abbiamo investito 300 euro in libri; ci siamo già organizzati, ogni famiglia con le proprie problematiche. Ora è tutto messo in discussione. E lo veniamo a sapere solo a tre giorni dall’apertura delle scuole. Ed esclusivamente perché si è posto questa sera una semplice domanda, nata da un dubbio sorto in una chat di WhatsApp: ‘Si fa la gita prevista il 19 settembre?’ A cui la preside ha risposto in assemblea con uno spiazzante: ‘Devo ricalendarizzare. Sicuramente lo faremo, vedremo quando, probabilmente in un altro momento, devo vedere'”.
Per le sei classi della Secondaria di primo grado interessate – due prime, due seconde, due terze – è stata una bella doccia fredda, uno spintone improvviso dato il giovedì sera, quando il lunedì gli alunni vanno nelle aule.
Da lì sono partite due abbondanti ore di domande incalzanti dei genitori e risposte di una dirigente scolastica in trincea non chiare, con terminologie difficili da comprendere, con passaggi dall’obbligo di dover erogare ai ragazzi 36 ore, al rischio di eventuali danni erariali. Collegamenti non immediati, connessioni non scontate, con l’unica certezza sempre più ovvia di dover buttare alle ortiche quanto era certo fino a quel giorno, avendo di fronte una posizione, quella della Nappa, irremovibile. Piani da rifare: c’era chi voleva sfruttare il sabato per stare con il proprio figlio, chi lo avrebbe utilizzato per aiutarlo con i compiti, chi per fare gite insieme. E da lì la rabbia di alcuni: “Modificheremo anche noi le carte in tavola, ora all’ultimo. Cambiamo in massa percorso di studi, si va al tempo normale. Ma vogliamo indietro i soldi che abbiamo già speso per il ‘prolungato’, per prepararci alle attività scritte sui fogli che ci ha dato la scuola da mesi e che abbiamo firmato”.
“Un conto è il progetto, che accolgo, un altro calendarizzare le date, che è un mio preciso compito”, ha spiegato la Nappa, preside già nota a livello nazionale per aver bloccato per quasi metà anno scolastico, proprio a Borgo San Lorenzo, la possibilità della foto di classe, per una discutibile interpretazione del diritto di Privacy (articolo qui). “Prima del 3 settembre non avevo ricevuto sul mio tavolo le caratteristiche del tempo prolungato di quest’anno – prosegue Patrizia Nappa – ed è una cosa anomala che nel progetto ci siano delle date, perché il calendario delle attività lo deve fare la dirigente scolastica in carica. Dopo che ho fatto i conti, è venuto fuori che ci sarebbero stati dei problemi sulle ore. Ai ragazzi io devo erogarne 36 a settimana. La questione nasce quando c’è la compresenza di due insegnanti nella stessa ora. Un docente ne prende una, l’altro se ne segna una anche lui, sono due. L’alunno però ne riceve una sola. Quindi ne perde una per ogni compresenza di professori. Questo è un danno erariale. La normativa a cui mi riferisco è il Decreto 89 del Presidente della Repubblica del 2009 e Decreto Ministeriale 37 sempre del 2009. Sono stata dall’Avvocatura di Stato per avere i riferimenti. Sulla questione dei sabati, però, non è detto che se ne debbano fare 11 o 13. Fatemi fare i conti e ‘ricalendarizzare’ per quadrare il cerchio”.
Fabrizio Nazio
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 14 settembre 2018
“Mogli e buoi dei paesi tuoi”.
Alle mogli e ai buoi bisogna aggiungere un’altra categoria.
Salve, è stata veramente una doccia fredda, ma è possibile cambiare tutto dall’oggi al domani? Ma siamo in dittatura o in democrazia? Io non sono avvocato ma se qualcuno lo è dico solo, Aiutateci a risolvere la situazione siamo solo genitori che vogliono sia rispettata una proposta di programma offerta dalla scuola stessa.