Autodromo del Mugello, le ricadute economiche nella Metrocittà Firenze e in Toscana
SCARPERIA E SAN PIERO – Le ricadute economiche nel Mugello e in tutto il territorio regionale delle attività dell’Autodromo Internazionale del Mugello sono state al centro di uno studio condotto da Irpet e Centro Studi Turistici. I dati saranno illustrati lunedì 9 settembre alle ore 12.30 nella Sala Pistelli di Palazzo Medici Riccardi. All’incontro parteciperanno Dario Nardella, Sindaco della Città Metropolitana di Firenze, Federico Ignesti, Assessore al turismo Unione Montana dei comuni del Mugello, Paolo Poli, Direttore Autodromo del Mugello, Stefano Casini Benvenuti, Direttore Irpet, e Alessandro Tortelli, Direttore scientifico del Centro Studi Turistici.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 5 settembre 2019
Sarebbe anche l’ora che qualcuno invece mostrasse le “ricadute” sull’economia, l’ambiente e la salute che si avrebbero puntando su un turismo sostenibile, invece che su questi mostri di cemento che hanno distrutto il nostro territorio
Visibilità globale e attrattiva mondiale. Questo è il circuito del Mugello. Neanche lontanamente possibile pensarlo come mostro di cemento, ma incastonato in verdi colline curate come un giardino. Un vanto che tutto il mondo ci invidia e che tutti gli anni porta decine se con centinaia di migliaia di turisti sul nostro territorio.
“L’alternativa sostenibile” come la definisce lei, è erroneo considerarla “alternativa” ma complementare all’offerta sportiva, che autodromo in primis, attrae tanti praticanti di molteplici discipline. Il Mugello è da tempo terra di sport: motori (autodromo del Mugello, gara Scarperia-Giogo, crossdromo di Polcanto), calcio (ritiro annuale della Fiorentina, Fortis Juventus che qualche anno fà è arrivata al quasi in C2, etc.) golf con un prestigioso campo da golf con 18 buche, lago di Bilancino, la maratona più antica d’Italia, per arrivare alla Via degli Dei che porta i tanti viandanti ad attraversare il nostro bel territorio.
Quindi le opportunità sul territorio ci sono e sono tante, ma chi si lamenta sbandierando il vessillo del “puntiamo sul turismo sostenibile” (peraltro già fortemente presente sul territorio con numerose offerte e strutture anche di alto livello) forse solamente non è capace di sfruttarle.
contattate il comitato Il Suono del Mugello.