Banco Fiorentino, sempre più solido. Il presidente Raffini presenta il bilancio
MUGELLO – Il Banco Fiorentino, nato dalla fusione della Banca del Mugello, del Credito Cooperativo di Impruneta e della banca di Credito Cooperativo di Signa, cresce. Lo dimostra il primo bilancio d’esercizio “intero” del nuovo istituto (lo scorso anno, infatti, furono presi in esame i primi sei mesi di attività per stilare il bilancio).
I numeri presentati martedì 8 maggio, dal presidente Paolo Raffini e dal direttore Davide Menetti sono positivi e rassicuranti. Crescono soci e clienti, dodicimila i primi, oltre 45 mila i secondi, con un forte incremento di quelli della piana fiorentina, e il risultato è un utile netto di 3 milioni e 800 mila euro rispetto ai 3,6 milioni di un anno fa. La raccolta totale da clientela è stata di un miliardo e 427 milioni e gli impieghi diretti a famiglie ed imprese ha raggiunto quota 924 milioni di euro, con un incremento del 4,82%.
Ma Raffini, al di là di questi dati in crescita, ha sottolineato gli indici di qualità del credito, e tra questi l’indice di copertura dei crediti deteriorati, passato dal 51 al 58%, “un valore di eccellenza – nota il direttore generale Menetti – nel panorama regionale e nazionale” . Un istituto ben patrimonializzato , con un patrimonio di 160 milioni di euro, 56 comuni di competenza territoriale, 29 agenzie e 237 dipendenti.
“Ci sono banche a livello nazionale – aggiunge il presidente Raffini – che hanno indici di solidità intorno al 12-13%, che è comunque un buon indice; la nostra banca ha un indice del 17,70%, e i limiti di vigilanza sono intorno all’8%. Noi dunque lo abbiamo più che doppio. Per questo posso dire che ciò mette i nostri risparmiatori, i nostri clienti e gli stessi amministratori nella tranquillità di poter vedere il futuro in modo positivo e con prospettiva”.
Una prospettiva che peraltro ha anche un elemento di incertezza legato all’adesione del Banco Fiorentino al gruppo bancario ICCREA, che comporterà nuove regole e anche qualche vincolo in più: “Noi però – dice il presidente mugellano – confidiamo proprio sulla solidità e la virtuosità del nostro istituto. Ancora non sappiamo in quale misura manterremo quell’autonomia e quell’attenzione che fino ad oggi ci ha caratterizzato nei confronti dei territori. Oggi -spiega Raffini- la banca nella sua piena autonomia stabilisce le proprie quote di rischio, le proprie politiche di crescita, di apertura o razionalizzazione di sportelli, domani tutti questi temi probabilmente saranno in una cornice più ampia, dettata dal gruppo. Ci auguriamo però che nei nostri confronti, essendo banca virtuosa, tali regole e limiti al nostro modo di operare sia più temperato rispetto agli istituti nei quali si riscontrano invece maggiori criticità”.
Il presidente tiene a sottolineare la coerenza con la “mission” originaria delle banche di credito cooperativo: “Siamo cresciuti e stiamo crescendo – dice – ma vogliamo continuare a svolgere il nostro ruolo di banca locale, con il sostegno alle famiglie e alle imprese”. Ricorda i 310 mutui ipotecari concessi per l’acquisto della prima casa per un valore di oltre 46 milioni, gli 88 mutui per acquisto di immobili per le imprese (valore 31 milioni), ma soprattutto evidenzia l’attenzione al terzo settore, associazionismo, parrocchie, Misericordie, società sportive, “che svolgono un’importante attività, e che abbiamo sostenuto con oltre 700 mila euro di contributi”.
Raffini conclude: “Il primo dovere di una banca è garantire i risparmi di coloro che glieli hanno affidati. E su questo nostri clienti possono stare davvero tranquilli, grazie alla solidità del nostro istituto. In un’ottica mugellana devo dire che abbiamo continuato a garantire la stessa operatività con le nostre agenzie in Mugello, dove peraltro i numeri sono in incremento, segno della vitalità dei nostri territori. Allo stesso tempo abbiamo garantito la nostra presenza sia in termini di sostegno all’economia locale e alle famiglie, sia al mondo del volontariato, delle parrocchie, del sociale, dello sport e della cultura. Per i soci e clienti del Mugello è cambiato poco, l’insegna davanti alle agenzie e il nome sulla contabile: la presenza, l’attenzione e l’operatività sono rimaste quelle”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 9 maggio 2018