Biomasse a Petrona, cronaca di una commissione con contenuti molto interessanti
Giornata di assemblea congiunta di ben tre Commissioni Consiliari della Unione Montana dei Comuni del Mugello. Il tema era quello sostenuto, non dimentichiamolo, da oltre 7500 cittadini che avversano, con le loro firme sulla petizione, il progetto dell’impianto a biomasse di Petrona.
Dopo un’evidente distrazione iniziale, adesso anche la politica, una parte di questa, ha mostrati segni di fervido interessamento. E, cercando di porre rimedio allo scivolone comunicativo consumato, e, per provare a riacquistare il dialogo con la popolazione.
Ore 10,30, la sala consiliare del Municipio di Borgo San Lorenzo, che ospitava l’evento, era appannaggio di pochi presenti. Piano, piano, si è poi riempita. E il senso della misura è stato attestato dal presidente che ne ha diretto lo svolgimento, quello della Commissione Ambiente, Michele Ballini, avendola definita, appunto, “affollata”. Tolti cioè gli addetti ai lavori, almeno una decina i presenti. I numeri sono numeri.
Ma, oltre la contabilità industriale, la qualità degli intervenuti aveva le sembianze di un vero e proprio “parterre de roi”. Eccoli. Il Sindaco di Borgo San Lorenzo (e Assessore all’Ambiente di UMCM), il Sindaco di Scarperia (e presidente di UMCM), l’Assessore Boni ed il presidente del Consiglio Comunale di Borgo San Lorenzo, i Consiglieri di UMCM, qualche Consigliere Comunale, il professor Fagarazzi di iBioNet (Università di Firenze), il dottor Testa (ARPAT), i funzionari di UMCM Massaro e Miccinesi, il presidente di Pianvallico s.p.a..
Avvertenza : per coloro che già sono addentro la questione, il contenuto di questa cronaca apparirà ripetitivo.
Ha iniziato il presidente di Pianvallico s.p.a., Alessandro Marchi, declamando la procedura di assegnazione dei lotti del PIP di Petrona alla società Renovo s.p.a.. Del suo intervento segnalo l’ammissione di aver decisa l’applicazione dello sconto per due lotti di quell’area. Forse una strategia aziendale, comunque gratificando un soggetto privato a scapito del valore di un bene pubblico.
Poi è toccato al professor Fagarazzi, iBioNet. La sua trattazione era incentrata sull’aspetto imprenditoriale del progetto. Ovvero per la disponibilità di biomassa e per la sostenibilità dei prezzi di approvvigionamento. La sintesi : la biomassa in Mugello, a fatica, potrebbe arrivare a 10000 tonnellate, contro le 96000 del progetto. Al momento non ci sono riferimenti economici collettivi, per la filiera forestale locale, e neppure individuali. Ha evidenziata la correlazione luoghi, distanza, organizzazione degli operatori del settore, qualità del legname, rimuneratività economica. In ogni caso è stata segnalata l’ineluttabilità di presentare un adeguato “piano di approvvigionamento”. Ha smentito di aver intrapresa una collaborazione con Renovo s.p.a., su loro richiesta, tantomeno l’aver svolto alcun incarico. Inoltre è emersa la criticità per uno spazio di stoccaggio e movimentazione (produzione pellet) del materiale legnoso per una superficie di almeno 4,5 ettari, di molto superiore a quello dell’area PIP.
Di seguito, il dottor Testa, ARPAT, ha illustrato il ruolo dell’agenzia quale consulente tecnico, che non ha il compito di autorizzare alcunché ma di fornire adeguata assistenza scientifica. Ha riconosciuta l’inconsistenza della loro simulazione sulla qualità dell’aria. L’aver scelto il sito di “Casa Stabbi”, in Casentino, non è stato certamente attendibile, soprattutto appropriato alla realtà di Petrona. Ha voluto ribadire che le norme di gestione per questo tipo d’impianti sono stringenti, ferree. Resta comunque il dubbio, fra qualcuno dei presenti in sala, di cosa possa accadere nel caso vengano rilevate irregolarità nel funzionamento o, nel tempo, la mancanza di biomassa, con il consequenziale blocco dell’attività. Lo spettro di ruderi industriali, coltivati nell’abbandono, potrebbe prendere corpo.
Infine gli interventi di Massaro e di Miccinesi, UMCM. Il primo si è soffermato sulla concessione del prestito di un milione di euro (fondo Autostrade per l’Italia, “variante di valico”) concesso a Pianvallico s.p.a., per le opere di urbanizzazione del PIP, senza chiarire come mai il finanziamento sia stato erogato senza la richiesta di interessi. Il secondo, ha ripresi i temi del professor Fagarazzi confermando le tesi di iBioNet.
I lavori delle Commissioni sono stati chiusi dal Sindaco di Borgo San Lorenzo (Assessore all’Ambiente UMCM), il quale ringraziando gli invitati, gli intervenuti ed i presenti, vista l’ora ridottisi a tre, ha sottolineato come sia necessario approfondire l’intera questione, nell’interesse dei cittadini e delle stesse amministrazioni pubbliche.
Gianni Frilli
© Il filo, Idee e notizie dal Mugello, 26 maggio 2015