Borgo. Intervento di Bonifica in un fosso e viene distrutta una tartufaia censita
A denunciarlo è l’Associazione Tartufai del Mugello: “Nei giorni scorsi è stato ripulito in Borgo San Lorenzo un fosso, i lavori hanno distrutto una zona censita a tartufo bianco”. Nel Fosso Vigiano a valle di via Caiani, infatti, tra il supermercato e l’area degli istituti superiori borghigiani, qualche giorno fa è stato completato un’intervento di bonifica, un’operazione di “ripulitura della sezione idraulica del fosso per uno sviluppo lineare di circa 170 metri, e l’abbattimento mediante piattaforma aerea di alcune alberature radicate all’interno della sponda”.
“Ma sono state tolte – commentano quelli dell’associazione – anche le piante in cui insisteva la tartufaia. Non se ne capisce il motivo – continuano – perché queste erano negli immediati pressi del fosso, non erano nel mezzo, potevano semplicemente essere potate come quelle sulla Sieve. E’ stato forse un eccesso di zelo? Ma che meritava di certo qualche verifica in più: quella tartufaia era censita e nota. Bastava contattarci”.
L’errore umano ci può sempre stare (grave in questo caso, perché per creare una tartufaia di bianco occorrono più di 20 anni), però l’ambiente mugellano dovrebbe essere tutelato da operazioni pianificate o meno, pubbliche o private, che in misura piccola o grande, lo rovinano. Altrimenti non ha senso l’investire, da parte dell’Unione dei Comuni, sul prodotto mugellano frutto dell’ambiente unico che ne diventa la premessa e il contesto, e l’organizzare tante manifestazioni – ultimo, un convegno da 3000 euro a Milano – per far conoscere il pregio dei nostri tartufi, confrontabile in competitività con altre zone italiane più conosciute e blasonate.
Fabrizio Nazio
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 20 novembre 2015