“Una Scelta in Comune”, un dono di speranza. Presentato in comune il progetto
BORGO SAN LORENZO – Una sala piena di persone, tra addetti ai lavori e semplici curiosi, ha accolto la presentazione del progetto “Una Scelta in Comune” ieri sera nei locali della sala consiliare di Borgo San Lorenzo. Un progetto che vuole portare alla “diffusione della cultura della donazione” dice Matteo Giachi, vice-presidente di Aido Toscana e intervenuto ieri sera. Diffondere portando sempre più persone a conoscenza del mondo della donazione in un momento della loro vita in cui si può ragionare con lucidità e dare un assenso importante per tanti malati che aspettano nelle liste d’attesa. Si parla di ragionare con lucidità poiché i dati fanno vedere che in più del 30% dei casi, il ciclo del trapianto si interrompe a causa del no da parte della famiglia a espiantare gli organi del proprio caro defunto, e questa percentuale si annulla quando la decisione viene presa in un momento della propria vita che ci vede spensierati e sicuramente più lucidi. Rimanendo in tema di dati, il sindaco Paolo Omoboni ha rilasciato i dati relativi ai primi due mesi di questo progetto, quando a fronte di 200 carte d’identità rinnovate, 60 persone hanno espresso una volontà e di queste 58 con volontà positiva. È sicuramente un dato estremamente positivo, che vedrà sicuramente incrementarsi nei prossimi mesi.
Presente alla presentazione sia la dottoressa Sara Bagatti, coordinatrice dell’Area Vasta Centro alla Donazione di Organi, che ha sottolineato quanto questo progetto, partito un anno fa a Calenzano, ha visto sul territorio il quadruplicamento delle adesioni. Numeri importantissimi, ripresi dall’assessore alla Sanità della Regione Toscana Stefania Saccardi che sottolinea l’importanza che questo progetto sta avendo in tutta la Toscana e non solo e di quanto sia importante, perché permette con i trapianti una rinascita a tantissime persone che non aspettano altro che un dono del genere.
E proprio un dono è quello che ha ricevuto Anna Manfriani, ragazza borghigiana presente in sala per raccontare la sua storia fatta di tanta sofferenza ma soprattutto speranza e tenacia e proprio di un dono che le permette oggi di vivere una vita normale.
Al termine della presentazione, al sindaco di Barberino Mongatti e al sindaco di Scarperia e San Piero Ignesti abbiamo chiesto quando avrebbero attivato un servizio simile o se fosse già attivo: a Scarperia, prima della fusione con San Piero, era stata avviato l’iter burocratico per attivare un simile progetto, che però ha dovuto arrestarsi per via della fusione ma che vedrà nei prossimi mesi un nuovo avvicinamento da parte del comune di Scarperia e San Piero; a Barberino invece questo servizio è attivo dal 14 Ottobre 2015 e sta facendo risultare dati molto simili a quelli di Borgo San Lorenzo.
Andrea Pelosi
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 13 gennaio 2016